Si sono svolte ieri le esequie delle due donne, Pierangela Gareffa e Mariangela D’Antonio, la cui morte ha destato, negli ultimi giorni, l’orrore e il dissenso di due paesi che, seppur distanti chilometri, si sono ritrovati, per una triste fatalità del destino, ad essere uniti da un comune e inconsolabile cordoglio.
I funerali di Pierangela si sono svolti nella chiesa di San Giovanni Battista a Sapri. La cerimonia funebre è stata celebrata dal parroco don Enzo Morabito assieme a don Marco Nardozza e don Nicola Romano, sulle note del coro parrocchiale, che hanno fatto da sottofondo ai primi momenti della funzione. Presenti le donne dell’associazionismo saprese e del comitato locale “Se non ora quando”. Un cuore rosso appuntato sul cuore delle donne e palloncini bianchi e rossi lanciati in volo. Questa la mesta e commovente atmosfera in cui è stato dato l’addio a Pierangela.
Subito dopo la funzione religiosa è partito un corteo da piazza San Giovanni fino a Piazza Marconi, prima dell’ultimo viaggio verso il piccolo cimitero di Torraca. In prima fila anche i sindaci di Sapri, Torraca e Vibonati, che assieme hanno decretato il lutto cittadino per la durata dei funerali.
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Nello stesso giorno è stato dato l’ultimo saluto anche a Mariangela D’Antonio. Il rito funebre ha avuto luogo a Postiglione nella chiesa dei Santissimi Giorgio e Nicola. La chiesa era gremita e la messa è stata officiata da monsignor Pasquale Cascio e da don Martino De Pascale, parroco di Postiglione, che ha affermato: «Mariangela è una martire. La sua vicenda dimostra che la dignità di una donna non va mai afflitta o calpestata. L’odio non porta pace»