SALERNO. II Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno, nell’ambito delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Salerno, ha eseguito l’ulteriore sequestro preventivo di quote societarie e beni immobili per il val ore di 1,9 milioni di euro disposto dall’Autorità giudiziaria in relazione ai reati tributari riferibili alla società LAVORO.DOC s.p.a., con sede a Pontecagnano Faiano (SA), nei confronti di Attanasio Giovanni, amministratore di fatto della società.L’Attività si inserisce nel quadro d’indagine dell’operazione “AD HOC“, che in data 6 e 7 agosto u.s. aveva portato a disporre l’esecuzione di sequestri fino a concorrenza del valore di oltre 8,2 milioni di euro su denaro contante, cambiali, assegni, orologi di valore ritrovati nel corso delle perquisizioni, opere d’arte, un trust, una decina tra conti correnti e depositi titoli, autoveicoli, locali commerciali, di civile abitazione e terreni, la quasi totalità delle azioni della LAVORO.DOC e le quote societarie di altre 5 società operanti nel campo immobiliare e dell’impiantistica, della
produzione e vendita di pane e prodotti di panetteria, della vendita di prodotti di profumeria, pulizia della persona pulizia della casa, di bar, di facchinaggio e movimento merci, tutte intestate o nella disponibilità di fatto degli indagati o di loro familiari.
L’ Autorità giudiziaria aveva in seguito autorizzato il parziale dissequestro di somme per la prosecuzione delle attività imprenditoriali e il pagamento rateale del cospicuo debito tributario maturato.
Le attività investigative finalizzate all’individuazione di ulteriori beni da sottoporre a sequestro, tutelando al contempo l’operatività d’impresa, hanno consentito di ricondurre alla disponibilità dell’amministratore di fatto altre quote societarie, in assenza di formale intestazione.
E’ stato così posto in sequestro il 100% del capitale sociale di 2 s.r.l., di cui una gestisce un supermercato nella provincia di Salerno e l’altra noleggia autoveicoli, con una flotta di oltre 100 autovetture, anche di lusso.
La Procura della Repubblica ha contestualmente provveduto alla nomina di un custode giudiziario, al fine di garantire anche in questo caso la continuità aziendale.
Sono stati sottoposti a vincolo cautelare anche beni immobili recentemente pervenuti all’indagato ed offerti a tutela del credito erariale.
Il sequestro è stato possibile grazie alla specifica normativa che consente di sottrarre, a chi commette delitti fiscali, i beni e le disponibilità finanziarie anche nella forma per equivalente, ossia su beni diversi da quelli utilizzati per commettere il reato o che ne costituiscono il profitto.
All’esito delle attività odierne risultano tutt’ora sottoposti a vincolo cautelare nel corso dell’operazione “AD HOC” beni per oltre 7,2 milioni di euro, tra disponibilità finanziarie, quote societarie, beni mobili ed immobili.
L’Attività si inserisce nel quadro delle attività di tutela economico-finanziaria del territorio, che si attua in primis con la sottrazione dei patrimoni illecitamente accumulati, nella prospettiva della restituzione alla collettività per finalità sociali e di pubblico interesse.