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Legge di Bilancio 2020: nuove imposte sul gioco e tasse sulle vincite

Cresce la tassa sulla fortuna ed aumentano i prelievi sulle slot. È quanto previsto da un emendamento presentato dal governo e contenuto nella Legge di Bilancio 2020. Rivista dunque nuovamente la tassazione su alcuni giochi. Una decisione presa per compensare le minori entrate derivanti dai tagli sulla plastic tax e sugar tax, alcune delle novità introdotte dall’attuale esecutivo dopo che lo scorso anno era spuntata la tassa sulla coca-cola. Scopriamo nel dettaglio che cosa cambierà nel settore dei giochi a partire dal prossimo anno.
 

Preu, nuove entrate 2020-2021 per le casse erariali

 

Dall’aumento del Preu sulle slot sono previste nuove entrate per le casse erariali per 631,2 milioni di euro nel 2020 e 651,4 milioni nel 2021. È quanto stimato dall’emendamento alla legge di bilancio presentato in Commissione. Nello specifico, l’incremento del prelievo sulle slot salirà dal 2020 al 23,85%, per entrate pari a 495,8 milioni di euro. Nel 2021 l’aliquota passerà al 24%, corrispondenti a risorse per 510,3 milioni. A ciò bisogna aggiungere l’aliquota sul prelievo delle VLT che passerà nel 2020 dal 7,9% all’8,5%, per ulteriori introiti di 135,4 milioni L’anno successivo salirà all’8,6%, corrispondente ad un maggior gettito di 141,1 milioni.

 

Aumenta la tassa sulla fortuna

 

Cresce anche la tassa sulla fortuna. L’aliquota passa al 20% sulle vincite alle VLT superiori ai 200 euro da gennaio 2020, pari a maggiori introiti di 355,7 milioni. Nel 2021 stimati in 362 milioni.

Per Gratta&Vinci, lotterie e superenalotto il prelievo, sempre del 20%, sarà applicato sopra i 500 euro e dovrebbe partire dal primo marzo 2020. Si prevede un maggior gettito di 44 milioni di euro. Dall’aumento della tassa sulle vincite si attendono complessivamente 472 milioni di euro nel 2020 e 487 milioni nel 2021.

 

Gioco online al momento salvo

 

Al momento appaiono esclusi da nuove tassazioni i giochi online, ad eccezione di quelli in precedenza indicati in versione digitale. D’altronde già lo scorso anno furono numerose le polemiche che accompagnarono l’entrata in vigore del Decreto Dignità. La normativa ha infatti colpito soprattutto le piattaforme Internet, quali casino online e siti scommesse sportive, vietandone qualsiasi forma di pubblicità, oltre a stabilire precise distanze da rispettare nell’ubicazione di sale slot da luoghi sensibili come le scuole.

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