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Legge Severino? De Luca va avanti. Arriva l’ok di Renzi

«Della legge Severino non mi interessa. Sono un cittadino italiano che si candida alla presidenza della regione Campania perché la legge glielo consente». Così Vincenzo De Luca, vincitore delle primarie del centrosinistra in Campania, al suo arrivo ad Avellino dove è intervenuto ad una manifestazione per ringraziare gli elettori irpini dei quasi 7 mila e 200 voti ricevuti nella consultazione di domenica scorsa. Ad accoglierlo, il sindaco di Avellino, Paolo Foti, il segretario provinciale del Pd, Carmine De Blasio, l’ex senatore irpino Enzo De Luca.

La dichiarazione arriva nel giorno in cui il premier Matteo Renzi, con un’intervista rilasciata all’Espresso, sembra volersi tirar fuori dal caso Campania.

«Se fai le primarie devi accettare il risultato», ha dichiarato il premier. «Io ho lasciato libero il partito di fare come voleva. Non esiste un renzismo applicato ai territori, ognuno fa quello che gli pare, anche troppo, dicono i miei. L’unica responsabilità che rivendico è quella delle cinque donne a guidare le liste alle europee e di aver rovinato la vita a qualche sindaco».

Così De Luca va avanti e cominicia a lavorare perché la sua sia una candidatura unitaria, senza alternativa nel centrosinistra. «Inconterò lunedì mattina a Napoli – annuncia a margine di un incontro con i simpatizzanti del Pd di Avellino – gli altri esponenti della sinistra che lavorano alla candidatura di Nino Daniele. Partiremo dal programma e credo ci siano tutte le condizioni per non andare divisi».

L’allargamento della coalizione sarà lavoro dei prossimi giorni per l’ex sindaco di Salerno che respinge l’ipotesi di liste di centrodestra a suo sostegno. «Liste di destra no – chiarisce – ma liste di programma in grado di intercettare consenso di aree sociali che concordano con noi». E De Luca prevede già due liste aperte. «Una sarà Campania Libera – spiega – l’altra la lista del presidente»

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