Il presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese, interviene sui licenziamenti dei giornalisti de “La Città” e sullo scioglimento dell’azienda editrice.
“Notizie inaccettabile”: la rabbia di Strianese sui licenziamenti dei giornalisti
Il Presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese, esprime la sua solidarietà e la vicinanza a fianco dei giornalisti e dei poligrafici del quotidiano La Città di Salerno, che, tornati al lavoro dopo cinque giorni di sciopero, hanno trovato le porte della redazione chiuse. La società editrice Edizioni Salernitane srl ha poi comunicato di sospendere la pubblicazione del quotidiano La Città di Salerno e di licenziare tutti i dipendenti, con decorrenza immediata. L’azienda procede al licenziamento collettivo appellandosi alla legge 223/1991, dopo aver predisposto il reintegro nell’organigramma dei 4 giornalisti licenziati nei giorni scorsi.
«Tutti licenziati. Sciolta la società che edita il quotidiano La Città di Salerno e sospese le pubblicazioni – afferma il Presidente Strianese – è una notizia inaccettabile. Sono vicino ai redattori che vedono calpestata la loro professionalità e la loro dedizione a un “mestiere”, quello del giornalista, che è vitale per tutti noi. E sono calpestati anche i loro diritti di lavoratori, che da un giorno all’altro apprendono di essere licenziati, senza la possibilità di una trattativa civile. La Città di Salerno è una testata giornalistica autorevole, meno di tre anni fa apparteneva al Gruppo Espresso che fu costretto a venderla in rispetto della normativa antitrust, procedendo alla costituzione del gruppo Gedi. È un quotidiano che copre tutto il territorio provinciale, in maniera puntuale, dando voce alle comunità più decentrate, non può e non deve morire. Sarebbe bello se i vertici del gruppo Gedi potessero prendere in considerazione di riacquisire la Città. L’incidenza delle vendite sicuramente oggi non supera il tetto imposto dalle norme antitrust, e si potrebbero così salvare posti di lavoro oltre che una testata presidio di informazione e legalità in tutto il nostro territorio provinciale. È necessario tutelare il diritto all’informazione che mai come in questo momento è sotto attacco».