L’aula magna del liceo Tasso è affollata per una lezione di educazione civica, mentre gli studenti si preparano per una nuova giornata di attività scolastiche, con il desiderio di tornare alla normalità.
Tornano al liceo i due maggiorenni al vaglio del Consiglio d’istituto
C’è il desiderio di tornare alla normalità. L’aula magna, un luogo simbolo dell’istituto, è gremita di studenti per una lezione di educazione civica, condotta dai delegati della Procura della Repubblica. Nel frattempo, nelle altre aule, gli studenti sono impegnati nei preparativi per una nuova giornata di attività scolastica. A riportarlo è l’edizione odierna de Il Mattino.
«Si è verificato un episodio che merita una riflessione da parte di tutti noi», afferma la dirigente scolastica del liceo classico Tasso, Ida Lenza, che questa mattina è tornata a scuola dopo l’incidente che ha coinvolto due suoi studenti maggiorenni, denunciati per aver portato in aula e brandito una pistola giocattolo durante un litigio con un compagno.
Le parole della senatrice Anna Bilotti
Dopo un episodio che ha riaperto il dibattito sui valori educativi nelle scuole, la senatrice Anna Bilotti sottolinea l’importanza di collaborazione, istituzioni e prevenzione. La parlamentare del Movimento 5 Stelle ha dichiarato: «Dopo aver appreso del grave episodio che si è verificato al liceo Tasso di Salerno, ho ritenuto opportuno mettermi in contatto con la dirigente scolastica, Ida Lenza, la quale, nel suo ruolo di guida di un’istituzione scolastica, non ha perso il faro della sua azione professionale, concentrandosi sul ruolo educativo della scuola». Bilotti ha aggiunto che la sinergia tra le istituzioni è essenziale, e ha sottolineato che la prevenzione è un aspetto fondamentale: «Per quanto ci riguarda, bisogna lavorare sulla prevenzione perché, per la repressione, ci sono le forze dell’ordine, che sono intervenute dopo essere state allertate dalla dirigente scolastica».
Secondo la senatrice, non bisogna pensare che simili incidenti, fortunatamente senza gravi conseguenze fisiche, possano riguardare solo certe realtà. «Perciò, bisogna tenere sempre alta la guardia provando ad andare a fondo in fenomeni del genere, purtroppo sempre più diffusi tra i ragazzi», ha sottolineato. Nella stessa ottica di collaborazione, Bilotti ha annunciato che nelle prossime settimane visiterà il liceo Tasso per incontrare la dirigente scolastica. «Resto al fianco delle istituzioni scolastiche per intraprendere ulteriori iniziative che pongano al centro i ragazzi e il ruolo educativo. La sfida educativa deve vedere tutti noi in prima linea», ha concluso. A riportarlo è l’edizione odierna de Il Mattino.
I due ragazzi denunciati
Ieri mattina, i due studenti denunciati martedì scorso per “porto di oggetti atti ad offendere” sono tornati regolarmente al liceo Torquato Tasso di Salerno, situato in piazza San Francesco. I ragazzi erano stati accusati di aver spaventato un compagno dopo una discussione avvenuta nei corridoi della scuola. Durante il conflitto, uno dei ragazzi aveva estratto una pistola giocattolo, simile a un’arma vera, e l’aveva puntata vicino all’orecchio della vittima, senza però causare danni. Nonostante l’incidente, l’atmosfera all’interno dell’istituto è tornata alla normalità, grazie anche alla presenza vigile della dirigente scolastica, Ida Lenza, che ha gestito il confronto tra gli studenti coinvolti in quello che è stato definito un episodio isolato.
Il concetto di prevenzione, piuttosto che punizione, è stato al centro delle discussioni, considerato come uno degli aspetti più importanti nell’educazione dei giovani. L’indagine continua, e il caso sarà esaminato dal Consiglio di istituto, che potrebbe adottare provvedimenti nei confronti dei due ragazzi coinvolti. L’episodio ha visto un studente maggiorenne estrarre una pistola giocattolo, simile a un’arma a “piombini”, e passarla a un compagno di 18 anni. Dopo una discussione con un terzo ragazzo, quest’ultimo ha sparato un colpo vicino all’orecchio della vittima, che è rimasta fortunatamente illesa. Spaventato e arrabbiato, il ragazzo ha informato i genitori e si è recato in presidenza per denunciare l’accaduto, mettendosi al sicuro.
La dirigente scolastica ha prontamente avvisato le forze dell’ordine, che sono intervenute sul posto per avviare le indagini, anche con il supporto della polizia scientifica, per verificare la natura dell’arma. In un primo momento, non era chiaro se la pistola fosse un’arma vera o un giocattolo, il che ha spinto gli agenti a compiere approfondimenti sull’oggetto e sulle circostanze dell’incidente.
Le parole delle dirigenti
«Siamo davvero sconcertati dall’aumento di casi di disagio giovanile che troppo spesso sfociano in atti di violenza – l’allarme lanciato da Anna Laura Giannantonio, preside del liceo Da Procida – Ritengo davvero nociva la costante esposizione dei ragazzi ai mezzi social. Purtroppo, questo fenomeno ha avuto una significativa impennata dopo il periodo della pandemia rappresentando per gli adolescenti l’unico mezzo di comunicazione per uscire dall’isolamento indotto dalla pandemia».
Per Maria Alfano, preside del liceo De Filippis Galdi di Cava de’ Tirreni, c’è un ulteriore aspetto su cui riflettere: il vacillare del patto di corresponsabilità con le famiglie. «Il problema più grave è dato dalla difficoltà delle famiglie di svolgere un ruolo di guida e di sostegno forte ai propri figli .»
«Si registra un disagio diffuso tra i giovani che vivono incertezze e paure, incapacità di affrontare frustrazioni e aspirazioni che spesso non corrispondono alle loro reali possibilità. La reazione a ciò diventa aggressione verso gli altri ma anche verso se stessi, con atti autolesionistici, momenti di depressione, disturbi del comportamento alimentare», conclude.