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Lisa Gherardini, la Gioconda del Da Vinci a Lagonegro

La Gioconda, la Monna Lisa di Leonardo Da Vinci, uno dei volti più conosciuti dal sorriso malizioso, sensuale e misterioso.Giuseppe Mango, famoso cantautore italiano nato a Lagonegro, ha dedicato una delle sue più celebri canzoni alla signora di Firenze “Come Monna Lisa” il testo composta insieme a Mogol parla di un tradimento e della donna che si nasconde dietro il sorriso enigmatico, come Monna Lisa. Una leggenda vuole che, la celebre Gioconda ritratta nel quadro di Leonardo Da Vinci, Lisa Gherardini sia seppellita in un luogo non precisato della città di Lagonegro.

Chi era Lisa Gherardini?

Lisa Gherardini nasce a Firenze, 15 giugno 1479 apparteneva all’aristocratica famiglia fiorentina dei Gherardini di Montagliari. Ebbe i suoi natali in via Sguazza, la famiglia si trasferì in un secondo momento nei pressi della Basilica di Santa Croce, a Firenze, dove era situata anche la casa della famiglia Da Vinci.
I Gherardini, come tutte le famiglie nobili, introdusse la Monna Lisa nei salotti nobili toscani, frequentando arte e culture del tempo. In quell’occasione Monna Lisa conobbe Giuliano De’ Medici figlio di Lorenzo De’ Medici, meglio conosciuto come Lorenzo il Magnifico. Dopo la seconda cacciata dei Medici da Firenze 1494-1512 il duca di Nemours, Giuliano De’ Medici era solito incontrare illustri poeti del tempo.

Giuliano de’ Medici era un uomo molto piacente e libertino, amava il gentil sesso e non restò indifferente davanti la bellezza di Lisa Gherardini, la Monna Lisa. I due diventarono amanti clandestini, il loro rapporto era fatto di notte fugaci e sguardi segreti appassionati.
La famiglia di Monna Lisa scoperta della relazione fra i due, pare che Lisa aspettasse un figlio da De’ Medici, corsero ai ripari combinando il matrimonio fra la figlia e il Del Giocondo.

Si narra che il quadro della Gioconda, dipinto da Leonardo Da Vinci, non fu commissionato dal marito di Monna Lisa,  De Giocondo, ma dall’amante Giuliano De’ Medici che lo custodì il quadro gelosamente fino al 1515 quando lo restituì a Leonardo, perché convolato a nozze con Filiberta di Savoia.

Il nonno di Lisa impose il matrimonio della nipote che a quindi anni sposò il vedovo Francesco di Bartolomeo di Zanobi del Giocondo, aveva il doppio dei suoi anni, il matrimonio fu celebrato  il 5 Marzo 1495. Il De Gicondo era un ricco mercante di seta, legato per affari di commercio ai De’ Medici, il matrimonio migliorò lo status sociale di Lisa mentre per il De Giocondo ebbe il prestigio di imparentarsi con l’antica famiglia aristocratica dei Gherardini. Monna Lisa ebbe cinque figli Piero, Camilla, Andrea, Giocondo e Marietta ed allevò anche i figli di Francesco, Bartolomeoe Camilla.

Monna Lisa si ammalò nell’anno 1542 e fu portata nel monastero di Sant’Orsola e accudita dalla figlia Ludovica, perì il 15 Luglio dello stesso anno. Un attestato del registro dei decessi della Basilica di San Lorenzo scrive: “Donna fu di Francesco del Giocondo morì addì 15 di luglio 1542 sotterrossi in Sant’Orsola tolse tutto il capitolo” la tomba tutt’oggi non è ancora stata trovata.

La morte di Monna Lisa a Lagonegro

Da decenni gli abitanti di Lagonegro sostengono che la morte raggiunse la Monna Lisa a Lagonegro mentre accompagnava il marito per delle importanti commissioni in Calabria. Lisa avrebbe soggiornato a Lagonegro per qualche tempo affetta da una strana malattia che la condusse alla morte in pochissimo tempo. Intorno agli anni cinquanta alcuni studiosi tedeschi hanno effettuato sopralluoghi e campagne di ricerca nella chiesa romanica di San Nicola e nel cimitero sovrastante.

Nel 1901 lo scrittore russo Dmitrij Sergeevic Merezkowskij, nel romanzo “La resurrezione degli dei, Il romanzo di Leonardo da Vinci” scrive: «Monna Lisa mori per una infezione a Lagonegro. Il marito, messer Francesco del Giocondo, l’aveva lasciata nella cittadina lucana essendo dovuto andare in Calabria per affari. La morte sarebbe avvenuta nel 1506 […] Quella sera stessa, però, fu informato di tutto (il Da Vinci) durante il viaggio di ritorno dalla Calabria, dove Messer Francesco aveva concluso con grande suo vantaggio alcuni affari, tra gli altri uno per l’importazione di pelli di montone a Firenze, Monna Lisa era deceduta a Lagonegro, una piccolissima città sperduta, chi diceva di malaria e chi di una malattia infettiva alla gola».
La teoria non è del tutto errata dato che nel ‘500 per raggiungere la Calabria l’unica via era l’antica Popilia che passava proprio per Lagonegro.


A Lagonegro nel palazzo Corrado è nato il museo “Monna Lisa Museum” meta di molti artisti e letterali fra cui Vittorio Sgarbi.

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