Cronaca Salerno, Salerno

Lutto a Serre, oggi i funerali e l’addio all’assessore Antonio Luongo

Lutto a Serre, oggi i funerali e l'addio all'assessore Antonio Luongo
Lutto a Serre, oggi i funerali e l'addio all'assessore Antonio Luongo
Lutto a Serre, oggi i funerali e l'addio all'assessore Antonio Luongo

Oggi si sono celebrati i funerali di Antonio Luongo, assessore a Sport, Turismo e Spettacolo nell’amministrazione comunale di Opramolla. Antonio Luongo ha lottato a lungo contro un tumore che alla fine lo ha strappato alla vita. Nonostante la sua dipartita, Antonio continuerà a vivere nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto.

Oggi i funerali e l’addio all’assessore Antonio Luongo

Si sono svolti oggi i funerali “dell’assessore buono”, così era chiamato Antonio. All’arrivo della salma il silenzio era assordante, silenzio interrotto soltanto dalle lacrime e dai singhiozzi di centinaia di persone che oggi si sono recate ai funerali per dare l’ultimo saluto all’assessore. Antonio Luongo ha combattuto per molti mesi contro un tumore che lo ha portato via. Nonostante la morte terrena, Antonio rimarrà vivo nel cuore dei tanti che lo hanno conosciuto. Immenso l’affetto della comunità di Serre, che oggi lo onora con il suo dolore.

Antonio era anche un musicista e ad accoglierlo dinanzi al Santuario della Madonna dell’Olivo, in cui sono stati celebrati i funerali, le note che lui tanto amava, in una commozione collettiva. Allo stesso modo l’ultimo saluto all’uscita del Santuario sulle note di “C’era una volta il west” di Ennio Morricone, rivisitato e registrato da Antonio stesso.  Al termine della cerimonia, applausi e palloncini bianchi hanno accompagnato il giovane Antonio Luongo.

Egli aveva ricoperto il ruolo di amministratore a Serre anche sotto la precedente giunta di Franco Mennella. Ed era attualmente assessore a Sport, Turismo e Spettacolo nell’amministrazione comunale di Opramolla. Lascia la moglie Mariagrazia, la piccola Eloise di appena due mesi, i genitori, un fratello ed un’intera comunità a cui va il nostro cordoglio e vicinanza.

Le parole piene di dolore del sindaco Antonio Opramolla

 

“Non doveva andare così, me lo ripeto da ieri, quando ti ho stretto forte proprio mentre volavi via. Avrei voluto trattenerti, ma non ho potuto farlo. Avrei voluto oppormi a questo destino che ci condanna ad un dolore senza fine e ti strappa alla vita troppo presto. Dove la troverò la forza per andare avanti. Vorrei avere il coraggio di consolare la tua famiglia, la tua amata Maria, la piccola Eloise, Ginamartino, Gerardina e Dario, la tua nonna Consolata, ma le lacrime mi inchiodano e mi bloccano. Antonio quante cose abbiamo condiviso. Portavi avanti il tuo percorso amministrativo da anni senza risparmiarti, con la tua bontà, la tua calma, e la tua generosità. Ma anche con la testardaggine di chi, pur di fare il bene di Serre, arriva fino in fondo ad un’idea fin quando non la vede realizzarsi. Saranno così vuote le strade di Serre, della tua Serre senza di te. Serre non sarà più la stessa senza il suo assessore, senza Antonio Luongo, un faro che c’è sempre per tutti. Di qualsiasi cosa si parlasse, per ogni iniziativa da portare avanti, sentivo dire ‘devo chiedere ad Antonio Luongo’. Perchè tu, Antonio caro, questo sei stato. Un uomo che amava vivere la gente, un uomo che sapeva stare fra la gente, che amava fare cose utili per tutti, sempre presente, che tutti qui reputavano un punto di riferimento. Ascoltavi tutti ed a tutti volevi bene con la tua umiltà e la tua semplicità.”, ecco alcune delle parole toccanti che il primo cittadino, Antonio Opramolla, ha pronunciato al termine del rito funebre.

Poi continua “Per me non sei stato solo un amministratore, anche se mi ha reso orgoglioso averti avuti accanto, sei stato un fratello, un confidente, un amico, sei stato tante cose, tutte meravigliose. Non la potrò mai colmare questa mancanza. Non ce la faccio a pensare che non aprirai più la mia porta pieno di entusiasmo, per propormi mille cose. Che non esulteremo più insieme per i gol  del Serre, e che non troverò i tuoi occhi entusiasti vicino al palco dei nostri eventi. Quanto mi tormenterà la tua assenza Antonio. E’ un dolore lacerante, ma che viene a dirmi che meravigliosa persona sei stato e quanto è stato forte il bene che ci siamo voluti. E che non cambia neanche a questo ingiusto destino che ci separa solo fisicamente. La tua voce è così viva dentro di me, fino a due giorni fa continuavi a parlarmi dei progetti che avresti voluto portare avanti, perchè tu non ti arrendevi mai, un esempio di forza che ci hai dato, dovrà ispirare noi tutti sempre, dovrà motivarci dinnanzi alle difficoltà della vita, perchè anche su questo ci hai insegnato molto. Mentre la malattia faceva il suo corso, tu continuavi con la forza di un leone, a progettare, a voler fare mille cose, tanto che quasi ci sembrava di dimenticarci del tuo dolore, perchè tu non lo facevi notare e pesare a nessuno.”

“Quanto coraggio hai avuto amico mio, quante parole mi sevirebbero per descrivere quello che sei stato, quante notti a programmare come dovevano essere le estati serresi per far felici tutti .Abbiamo trascorso i ricordi  e mi chiedo come potremmo mai rassegnarci che quelle estati non le vivremo più insieme. Aiutaci tu Antonio a trovare la forza. Onoreremo le tue idee portndole avanti con quella determinazione che tu ci hai insegnato. Ognuno di noi sarà una spalla su cui i tuoi familiari, la tua bimba, potranno sempre contare, questo significa essere comunità. Tu continua a farci sentire la tua presenza anche da lassù, nel posto in cui nessuna malattia, nessun dolore può farti più male. Ti voglio bene Antonio, Serre ti vuole bene, te ne vorremmo per sempre. Addio assessore buono, addio amico mio, grazie per il tanto che hai dato. Grazie per l’uomo che sei stato, grazie per tutto quello che ci hai insegnato con il tuo esempio, e visto che lo so che ci stai guardando, ascoltando e proteggendo anche ora, ti dico, anzi ti urlo che non ti dimenticheremo mai. Ciao Antonio.”, conclude il sindaco Antonio Opramolla, con la voce spezzata dal dolore per la perdita del suo caro amico Antonio.

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