Il giudice per le indagini preliminari, Luigi Levita, ha disposto l’allontanamento dall’abitazione familiare per una donna di origini cubane accusata di maltrattamenti aggravati verso il marito e il figlioletto.
Picchiato, chiuso in una stanza per ore senza poter uscire e altre volte, al contrario, lasciato fuori di casa e costretto a dormire in auto queste sono alcune delle angherie che l’uomo, della Valle dell’Irno, sarebbe stato sottoposto dalla donna, una 31enne cubana che adesso è accusata di maltrattamenti aggravati nei suoi confronti e anche verso il figlioletto.
Una decisione, quella del giudice, presa per evitare che la donna continui i comportamenti vessatori che pare stiano danneggiando soprattutto il bambino.
Maltrattamenti aggravati verso il marito e il figlio, un pericolo per il bambino
Si teme, infatti, che la donna possa andare via con lui, come aveva annunciato lo scorso agosto, minacciando di rientrare a Cuba con il figlio e picchiando il marito a calci e pugni quando lui si era rifiutato di andare via di casa lasciandole campo libero.
La donna inoltre, secondo quanto riporta La Città, risponde del reato di estorsione, perché secondo gli inquirenti avrebbe prelevato dall’appartamento oggetti preziosi chiedendo poi al coniuge una somma di denaro in cambio della restituzione.
Nell’ordinanza cautelare di allontanamento si parla di percosse, ingiurie, eccessi d’ira e maltrattamenti che sarebbero divenuti un’abitudine.
Alla denuncia l’uomo ha allegato anche alcuni filmati registrati con una telecamera nascosta, e gli inquirenti hanno trovato conferma anche nelle deposizioni di familiari e vicini di casa.