Salerno, caos nel reparto di ostetricia: pazienti mandate a casa per mancanza di sterilizzante.
Mattinata di disagi e proteste all’ospedale di Salerno, dove una visita programmata presso il reparto di ostetricia si è trasformata in una spiacevole odissea per una decina di pazienti. Le donne, alcune delle quali provenienti da fuori provincia, sono state costrette a tornare a casa dopo quasi due ore di attesa a causa della mancanza di sterilizzante, necessario per garantire il regolare svolgimento delle visite mediche.
Ospedale di Salerno, manca lo sterilizzante
La situazione ha generato indignazione e malcontento tra le pazienti, molte delle quali avevano organizzato con largo anticipo la giornata per essere presenti all’appuntamento. “Sono partita all’alba per arrivare qui in tempo, e dopo due ore di attesa ci hanno detto che non potevano visitarmi. È vergognoso,” ha raccontato una donna proveniente dall’entroterra cilentano.
Altre pazienti hanno espresso il proprio disappunto direttamente al personale sanitario e amministrativo, chiedendo spiegazioni su un disservizio che ritengono inaccettabile. “Come è possibile che in un ospedale di questa importanza manchi un prodotto così essenziale? Chi si assume la responsabilità di questi disagi?” ha commentato un’altra donna visibilmente esasperata.
Non sono mancate le critiche anche da parte dei familiari, che hanno sottolineato come episodi del genere mettano in luce le carenze organizzative e strutturali del sistema sanitario locale.
Ritardi nelle forniture?
Secondo indiscrezioni, la mancanza di sterilizzante sarebbe legata a ritardi nelle forniture, ma dall’ospedale non sono ancora arrivate dichiarazioni ufficiali. Nel frattempo, le visite mediche sono state rinviate, con il personale impegnato a ricontattare le pazienti per riprogrammare gli appuntamenti nei prossimi giorni.
Questa vicenda solleva interrogativi sull’efficienza del sistema sanitario e sulla gestione dei materiali di prima necessità in strutture che dovrebbero garantire continuità e sicurezza nei servizi. Intanto, le proteste delle pazienti restano un segnale chiaro di un disagio che non può essere ignorato.
Resta da capire se episodi simili possano essere evitati in futuro con una migliore pianificazione e gestione delle risorse, per restituire fiducia a chi si affida alle cure degli ospedali della regione.