AGROPOLI. Presente ad Agropoli in occasione dei Campionati Italiani di Mezza Maratona 2017 anche la moglie dell’invincibile Pietro Mennea. Manuela Oliveri sposò il campione nel 1996 ed è stata sempre al suo fianco, per ben 17 anni.
Anni d’amore intenso ed ancora vivo come il luccichio negli occhi di Manuela durante l’intervista ha fatto trasparire. Per lei non è la prima volta ad Agropoli essendo stato Pietro Mennea il testimonial nonché ideatore insieme a Roberto Funicello della Kermesse fino a tre anni fa quando, purtroppo, prematuramente, ci ha lasciati.
Ma resta vivo tutto di lui grazie a chi lo ha amato, stimato, ammirato. Sua moglie ce ne ha parlato rivelandoci come i sogni di Mennea sono ancora vivi perché anche suoi.
Sulla pista d’atletica Mennea era solo, ma nella vita aveva una compagna formidabile, con cui ha fondato la Onlus ancora attiva. Quale lo scopo di questa fondazione?
Oliveri: «Pietro decise di creare una onlus perché convinto che le grandi fondazioni non si sa mai dove vadano a finire.
Perciò preferì crearne una sua, piccola, in cui metteva la sua faccia a garanzia di serietà e impegno. Nacque così nel 2008 la Fondazione Pietro Mennea Onlus con lo scopo prioritario di aiutare bambini in difficoltà, supportare nell’adozione a distanza di bambini, dare sostegno alla lotta al doping, dare borse di studio a giovani bisognosi, fornire supporti a scuole di formazione impegnate nello sport, sostenere anziani e disabili.
Io sto continuando in ciò. Inoltre abbiamo istituito un museo con tutti i suoi cimeli che non sono pochi ed una biblioteca. Pietro aveva tantissimi libri, abbiamo un appartamento dove li abbiamo raccolti».
Quindi sta continuando il suo sogno?
Oliveri: «Si sto portando avanti questi suoi sogni. Organizzo anche delle iniziative ma ciò che faccio prevalentemente è far conoscere lui, mantenendo vivo il suo ricordo. Quindi parlo di lui, dei suoi valori, della sua storia, affinché possa essere un seme per aiutare a vincere nella vita. Lo sport è un momento di grande formazione che insegna il rispetto delle regole, dell’avversario. Perché essere più bravo non deve significare essere più furbo».
Una frase ricorrente di Mennea che ricorda e vorrebbe far conoscere?
Oliveri: «Lui diceva sempre: “se c’è qualcuno che vi dice di non aver mai subito una sconfitta, domandategli cosa abbia fatto nella vita”. Lui era convinto che solo chi non fa nulla non cade mai, non perde mai, non viene mai sconfitto».