CAPACCIO PAESTUM. Ora si sa perché le acque del mare di Capaccio Paestum erano marroni e puzzolenti l’altro pomeriggio: un’azienda scaricava liquami organici – senza troppi giri di parole, cacca di animali – nei canali del fiume Sele. Da lì, arrivavano al mare, tra lo stupore dei bagnanti. È accaduto l’altro pomeriggio: ad un certo punto le acque del fiume, in località Ponte di Ferro, sono diventate scure e un odore nauseabondo si è diffuso nell’aria.
Mare sporco a Paestum
Nello scaricare nel mare, quale sua destinazione finale, le acque hanno mutato colore. Per alcuni metri, in lunghezza e in larghezza, si è presentata ai bagnanti una immagine sconcertante. In tanti hanno preso il proprio smartphone per filmare tale scempio, compiuto da persone senza scrupoli e che certamente non vogliono bene al territorio, che vede nel turismo una delle principali leve economiche di Capaccio Paestum.
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Da lì sono partite le segnalazioni alla Guardia costiera di Agropoli, diretta dal comandante Giulio Cimmino e ai vigili urbani. Sono iniziate le indagini congiunte. È stato chiesto anche l’intervento dell’Arpac al fine di individuare il punto preciso in cui è stato compiuto lo sversamento di reflui zootecnici. Ed è stato individuato dopo aver risalito il corso del fiume. Ci sono approfondimenti in corso a carico dell’azienda, anche di natura autorizzativa.
Il commento del sindaco Palumbo
«Quello compiuto da un’azienda del nostro territorio – ha commentato il sindaco di Capaccio Paestum, Franco Palumbo – è un atto criminale che abbiamo circoscritto e punito. Chi attenta alla bellezza di Capaccio Paestum, alla qualità delle sue acque, al territorio da tutelare sappia che dovrà fare i conti con noi. Dopo lo scarico di liquami nel torrente – precisa – abbiamo inviato la polizia municipale in sopralluogo sul posto. L’azienda responsabile è stata subito individuata. Sono state avviate tutte le procedure sanzionatorie di rito ed i responsabili sono stati deferiti all’autorità giudiziaria. In più, sono in corso accertamenti sui titoli autorizzativi ai fini edilizi perché se non ci sono determinate condizioni procederemo ad horas ad emettere ordinanza di sgombero».