Cronaca Salerno, Salerno

Mare sporco a Salerno, altro weekend di passione a Torrione

Ancora mare sporco a Salerno dove anche l’ultimo weekend è stato tutt’altro che piacevole per i bagnanti rimasti in città in cerca di riparo dalla calura di queste ore. Per molti, infatti, il mare resta off-limits a causa delle chiazze marroni e della schiuma presenti in mare come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Mare sporco a Salerno, altro weekend da incubo

La zona maggiormente colpita dall’emergenza del mare sporco resta Torrione, in particolar modo la zona tra le piscine comunali e il Lungomare Marconi, angolo via Perito. Acqua verdastra, a tratti schiumosa: c’è chi non ha rinunciato a fare un tuffo per rinfrescarsi, ma anche chi si è limitato a una passeggiata con i soli piedi in acqua.

L’elevata calura potrebbe aver dato la stura al fenomeno naturale causato dalla putrefazione delle alghe, legato al riscaldamento delle acque, ma c’è anche chi punta il dito contro presunti scarichi fognari.

I controlli

In merito è intervenuto Alessandro Ferrara, assessore al turismo e alle attività produttive che afferma: “Il sindaco Napoli ha provveduto a fare dovute segnalazioni agli organi competenti. Perché i cittadini e i bagnanti vanno rispettati, così come l’immagine turistica del mare, che è un traino economico importante“.

E ancora: “Creare barriere che possano bloccare le correnti e i pericolosi sversamenti, non è soluzione impossibile da applicare, la stessa soluzione è stata attuata in Costiera amalfitana. Servono risposte ai bagnanti. E magari un cordone gommato a distanza dalla costa potrebbe bloccare rifiuti, sporcizia e tutto ciò che galleggia. La tematica del mare è tra le più delicate, ritengo che una città di mare deve poter godere del proprio mare e deve poter offrire ai turisti una immagine decorosa del mare. Ritengo che sia indispensabile un controllo ferreo per colpire chi realmente inquina e come inquina. Penso aggiunge Ferrara – allo sversamento nei fiumi: i responsabili devono essere individuati dalle autorità competenti. Sarebbero auspicabili controlli anche sui diportisti. È vero anche che paghiamo lo scotto del sistema delle correnti da comuni limitrofi“.

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