“MarMeeting”, riparte il campionato mondiale di tuffi dalle grandi altezze. Dopo 30 anni, potrebbe cambiare la location della manifestazione. Quest’anno non si terrà più nell’incantevole scenario del fiordo di Furore, bensì a Cetara. È subito polemica.
“MarMeeting” a Cetara, Furore insorge
Scoppia la polemica a Furore dopo il cambio location della manifestazione “MarMeeting”. Il fiordo, come riporta Il Mattino, era stato ribattezzato l‘Acapulco d’Europa, con i migliori tuffatori italiani e stranieri pronti a lanciarsi da una pedana posizionata all’altezza del ponte stradale, a ventotto metri a picco sul mare.
“Stiamo provando a riportarlo in Costiera Amalfitana ed abbiamo provato ad interfacciarci con i comuni di Furore e Cetara. Il nostro obiettivo principale era, ovviamente, quello di ritornare nel caratteristico fiordo dal quale i tuffi dalle grandi altezze hanno conquistato notorietà in Europa e non solo, contribuendo a far nascere un circuito internazionali coinvolgendo un’azienda del calibro della Red Bull. Purtroppo non siamo riusciti ad avere risposte, nonostante diversi tentativi che hanno coinvolto anche la mia famiglia che mi sta sostenendo”, dice Oreste Varese, presidente dell’Asd Virtus.
“Il sindaco Della Monica si è subito mostrato interessato. Per onestà, però, devo anche aggiungere che, almeno allo stato attuale, non c’è ancora nulla di certo. Per organizzare una iniziativa del genere servono sponsor privati ed istituzionali e, quindi, finanziamenti per poter coprire i costi, soprattutto in periodi difficili come quello che stiamo attraversando. Per ora, quindi, se qualcuno mi dovesse chiedere se il Marmeeting si svolgerà, risponderei in maniera negativa. Nei prossimi giorni ci incontreremo nuovamente col sindaco di Cetara e spero di avere risposte anche dalla Regione Campania. Non dispero ma il tempo a disposizione non è molto, tenendo conto che l’iniziativa dovrebbe tenersi a settembre”, aggiunge.