Arriva l’ok all’esame del Dna sul cadavere ritrovato tra Pontecagnano Faiano e Montecorvino Pugliano. Sarà il professore Alessandro Santurro, il perito che il gip Alfonso Scermino ha nominato dopo la richiesta di incidente probatorio depositata dal legale dei Vacchiano-Noschese, l’avvocato Pierluigi Spadafora, il 7 novembre scorso.
La data fissata è quella del prossimo 17 novembre. Nella stessa giornata potrebbero essere eseguiti i rilievi del Dna e l’esame autoptico su quel cadavere ritrovato in un casolare di Santa Tecla a Faiano. Ancora una settimana, dunque, e quel corpo avrà una identità. Ma tutto lascia pensare che sia il cadavere di Marzia Capezzuti, la 29enne milanese scomparsa dallo scorso 8 marzo da Pontecagnano Faiano. Lo riporta l’odierna edizione de Il Mattino.
Marzia Capezzuti, c’è la data per l’esame del Dna sul cadavere
Gli indagati per omicidio e occultamento di cadavere sono saliti a 7. Si tratta di M.V, sorella dell’ex fidanzato di Marzia, al compagno D.N, ai figli V.V e A.V, a S.N e agli amici di famiglia. G.M e G. P., invitandoli a nominare dei consulenti tecnici di parte che dovranno assistere sia al prelievo del Dna sia all’autopsia ,che si svolgeranno nella giornata di oggi, lunedì 31 ottobre.
Per la Vacchiano e la sua famiglia i capi di imputazione sono di concorso in maltrattamenti contro familiari con l’aggravante comune, reati commessi dal 2021 fino all’8 marzo 2022 e il sequestro di persona. A Vito Vacchiano viene contestato l’omicidio con circostanze aggravanti e la distruzione ed occultamento di cadavere.
Identici capi di imputazione per gli altri indagati, eccetto che per la ragazza minorenne che risponde soltanto delle prime contestazioni. Riconosciute anche le parti civili, il padre di Marzia, Ciro Capezzuti e la madre Laura Vincitore. Anche loro, come gli indagati, potranno nominare un perito di parte.
Arrestato Vito Vacchiano, il figlio di Barbara
È stato arrestato nella mattina di domenica 6 novembre, Vito Vacchiano, il figlio di Barbara, la donna che ospitava Marzia Capezzuti, la 29enne milanese scomparsa da Pontecagnano Faiano. Vito si trovava agli arresti domiciliari per via di una rapina ad un’anziana. Da ieri è finito nel carcere di Fuori per evasione degli arresti domiciliari.
L’episodio contestato risale al 25 ottobre scorso quando una troupe della trasmissione televisiva «Chi l’ha visto?» si presentò fuori la sua abitazione, dopo il ritrovamento del cadavere senza identità in un casolare di Santa Tecla, per fargli qualche domanda.
Il giovane, 21 anni, prima aprì la finestra e chiese ai giornalisti di allontanarsi, poi li minacciò di far uscire i cani. Quando gli animali furono liberi, molto docilmente si fecero accarezzare dai giornalisti, mentre lui uscì di casa e si allontanò nel cortile, girò l’angolo e sparì. L’episodio ha aggravata ulteriormente la sua misura.
Le indagini
Se quel corpo dovesse essere di Marzia la procura di Salerno potrebbe aprire anche un altro fascicolo di indagine per verificare se quella morte poteva essere evitata e verificare se ci siano state omissioni da parte di qualcuno, in particolare di chi avrebbe dovuto tutelare la ragazza o denunciare quanto accadeva in quella casa.