Nuova svolta nel caso relativo alla scomparsa di Marzia Capezzuti, la 29enne originaria di Milano, sparita da Pontecagnano Faiano da marzo. Gli indagati per omicidio e occultamento di cadavere salgono a sei: oltre a Barbara e Vito Vacchiano, al marito Damiano Noschese e ai due amici di quest’ultimo, spunta una sesta indagata, la figlia minorenne di Barbara. Lo riporta l’odierna edizione de Il Mattino.
Marzia Capezzuti, salgono a 6 gli indagati per omicidio
Il prossimo lunedì 31 ottobre, intanto, si terranno gli accertamenti tecnici irripetibili sul cadavere ritrovato nel casolare abbandonato di Santa Tecla a Faiano. Ovvero, prelievo del dna e autopsia, mentre i Ris di Roma analizzeranno i materiali bruciati sequestrati in estate in altre aree.
Chi sono gli indagati
Per la Vacchiano e la sua famiglia i capi di imputazione sono di concorso in maltrattamenti contro familiari con l’aggravante comune, reati commessi dal 2021 fino all’8 marzo 2022 e il sequestro di persona. A Vito Vacchiano viene contestato l’omicidio con circostanze aggravanti e la distruzione ed occultamento di cadavere.
Identici capi di imputazione per gli altri indagati, eccetto che per la ragazza minorenne che risponde soltanto delle prime contestazioni. Riconosciute anche le parti civili, il padre di Marzia, Ciro Capezzuti e la madre Laura Vincitore. Anche loro, come gli indagati, potranno nominare un perito di parte.
Le indagini
Proseguono le indagini anche sui movimenti bancari degli indagati. Il padre di Marzia ha denunciato il fatto che l’erogazione della pensione non è stata mai bloccata ma i carabinieri avrebbero comunque bloccato il conto corrente dal quale effettuare il prelievo.
Se quel corpo dovesse essere di Marzia la procura di Salerno potrebbe aprire anche un altro fascicolo di indagine per verificare se quella morte poteva essere evitata e verificare se ci siano state omissioni da parte di qualcuno, in particolare di chi avrebbe dovuto tutelare la ragazza o denunciare quanto accadeva in quella casa.
Perquisita la casa dove viveva Marzia Capezzuti
È stata perquisita la casa dove viveva Marzia Capezzuti. Le indagini proseguono senza sosta, soprattutto dopo il ritrovamento di un corpo in casolare abbandonato tra Pontecagnano Faiano e Montecorvino Pugliano.
In attesa di conoscere l’esito del Dna del cadavere ritrovato due giorni fa a Pontecagnano, questa mattina i carabinieri e i vigili del fuoco hanno perquisito per oltre tre ore l’abitazione dove la ragazza viveva insieme ai familiari dell’ex fidanzato deceduto. Ancora bocche cucite da parte degli inquirenti della Procura di Salerno, che ha iscritto nel registro degli indagati cinque persone, accusate di omicidio e occultamento di cadavere.
La testimonianza
Intanto, secondo due testimoni anonimi intervistati dal programma “Storie Italiane”, il corpo della giovane sarebbe stato portato da pochi giorni nel casolare dov’è stato rinvenuto. Uno dei due racconta: “Erano quattro o cinque giorni che si sentiva questa puzza ma siccome qui ci sono i cinghiali, io pensavo siccome passo tutte le ore da qua, pensavo che fosse qualche cinghiale morto”.
Il testimone ha continuato: “Prima non l’ho mai sentito, ci passo quattro cinque volte al giorno qua, pure qualcosa di più. Ho pensato fosse qualche animale morto, abitualmente qua sparano in continuazione ai cinghiali. È una zona tranquilla, non sono mai successe queste cose”. E conclude con queste parole: “Io penso che se non si sentiva l’odore, dato che si presume che quella ragazza sia morta parecchio tempo fa, l’hanno portata adesso”.