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Minaccia l'amante e la violenta. Voleva tornare con lei

PAGANI. L’avrebbe molestata e perseguitata per molto tempo, fino al tentativo limite di violentarla in auto, dopo averla fatta salire con forza.

Un 36enne di Pagani dovrà difendersi dalle accuse di stalking e violenza sessuale nei confronti di una donna, vittima di un incubo che va dal 2014 al 2015 e ricostruita dalla procura grazie a diverse denunce presentate nel tempo. Su quei fatti ora il tribunale farà piena luce con un processo.

Stando alle indagini del pubblico ministero Giuseppe Cacciapuoti, l’uomo aveva l’obiettivo quello di continuare quella “relazione clandestina” con la donna, sposata e con figli. I carabinieri hanno messo insieme una lunga serie di episodi, con tanto di data, con i quali avrebbero ricostruito le persecuzioni dell’indagato.

La vittima veniva pedinata all’interno del supermercato, in salumeria e anche fuori alla scuola dopo aver accompagnato i figli, per essere insultata e minacciata. In particolare, se non avesse ripreso quella relazione con quello che doveva essere il suo amante, l’uomo avrebbe spifferato tutto al marito. Tra gli episodi, anche diversi pedinamenti con auto e scooter, che produssero l’effetto di bloccare la donna in strada, con l’obiettivo di insultarla e aggredirla affinchè si convincesse a recuperare quel rapporto.

C’è poi una seconda accusa, questa volta di minaccia, concretizzatasi con l’uso di una pistola – l’uomo era una guardia giurata – puntata al volto della donna. Sul tipo di arma, tuttavia, la procura non sarebbe riuscita ad individuare il modello e il giorno preciso nel quale racchiudere l’episodio.

In quel caso, l’uomo pretendeva di conoscere la verità su di un eventuale rapporto che la vittima avrebbe avuto in quel periodo. La minaccia riguardò anche il ritirare una querela sporta nei confronti del 36enne, poco prima. L’ultimo episodio, grave in termini processuali, risale invece al 10 marzo 2015. La vittima fu attirata in auto, dove le fu prospettato di consumare un rapporto sessuale, “onde evitare conseguenze per la sua incolumità”.

Episodio che è valso all’uomo l’accusa di violenza sessuale. Dopo aver valutato il quadro probatorio, il gup Alfonso Scermino ha disposto il rinvio a giudizio per il 36enne. I fatti si sarebbero svolti tra i comuni di Pagani e Nocera Inferiore.

Fonte: salernotoday

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