VIETRI SUL MARE. Dalla reception dell’Hotel Raito si ha poca voglia di parlare. Ma alla fine c’è la conferma “che i dipendenti sono stati sottoposti a vaccino per morbillo come da profilassi”.
E’ il culmine di una giornata che improvvisamente ha catapultato nel primo pomeriggio di ieri Vietri alla ribalta nazionale. Tre donne, dipendenti di due Hotel, contagiate dal morbillo e 700 ospiti ‘a rischio’. Delle tre donne colpite, nessuna era stata vaccinata. I casi confermati riguardano due addette alla reception e una cameriera di sala mentre i contatti sospetti coinvolti, ovvero gli ospiti presenti nei due hotel, sono circa 700.
Le tre donne hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni, mai sottoposte a vaccinazione, e per una di loro nei giorni scorsi si è reso necessario il ricovero in ospedale. Attualmente, le donne stanno bene e sono in via di guarigione. Sono italiane e originarie di Vietri e di Cava. Quanto agli ospiti delle strutture alberghiere interessate, è stato possibile risalire ad una buona parte di loro contattando direttamente le Asl di residenza e proseguono le azioni per rintracciare gli altri ospiti al momento ancora non contattati.
La notizia è filtrata direttamente dal Ministero, non solo per un’operazione di marketing sulla necessità del vaccino obbligatorio, ma soprattutto perchè bisognava raggiungere tutti gli ospiti presenti nei due alberghi.
Il commento dell’Asl
Da parte sua, la Asl di Salerno tranquillizza: “La situazione è sotto controllo e non è il caso di fare allarmismi”, afferma il direttore del servizio epidemiologico e prevenzione dell’Asl Annalisa Caiazzo, che ha tenuto a sottolineare che “l’Asl fornisce ottime coperture vaccinali”. I tre episodi di morbillo si sono registrati una settimana fa e le autorità sanitarie hanno provveduto ad avviare tutte le procedure da attuare in questi casi. Si è appreso, inoltre, che nell’ultimo mese si sono registrati altri due casi nel salernitano: a Scafati (un bambino di un anno) e a Sarno. “Salerno gode di percentuali alte per le vaccinazioni -sottolinea la dottoressa Caiazzo- il 95% per il morbillo e il 98% per le vaccinazioni in generale. Il morbillo è una malattia contagiosa, quindi è possibile che le persone siano venute in contatto con altre che avevano il morbillo. Comunque la situazione è sotto controllo”
I casi di morbillo in Italia
Intanto, secondo gli ultimi dati dell’Istituto superiore di sanità, sono stati 401 a giugno 2017 i casi di morbillo registrati in Italia a fronte degli 85 registrati a giugno 2016 (+370%). Salgono così complessivamente a 3.500, da inizio anno, i contagi segnalati: nel 35% dei casi è stata registrata almeno una complicanza e 2 sono stati i decessi. L’89% dei contagiati non era vaccinato. Inoltre, il 56% dei casi è stato registrato tra 15 e 39 anni, il 6% invece, ovvero ben 210 casi, ha riguardato bimbi sotto l’anno di vita, i più a rischio e quelli che ancora non possono essere vaccinati.
Registrati, infine, 255 casi tra operatori sanitari. Il problema riguarda però, avverte l’Oms, tutto il continente, con il virus che è attivo in Austria, Bulgaria, Germania, Italia, Romania e Spagna, mentre il Portogallo ha dichiarato lo scorso 5 luglio la fine della propria epidemia. In tutto i morti in Europa sono stati 35 nell’ultimo anno. In Italia, dall’inizio del 2017, due sono i decessi confermati: una bambina di nove anni morta a Roma a fine aprile per polmonite e insufficienza respiratoria causate dal morbillo e un bambino malato di leucemia deceduto a Monza sempre lo scorso giugno. A questi potrebbe aggiungersi, se sarà confermato, un terzo caso: una bimba di 16 mesi deceduta a Roma nei giorni scorsi e risultata positiva alla malattia.