Tiene ancora banco la vicenda della morte di Franco Mastrogiovanni. Nelle scorse ore è arrivata la lettera dell’ex infermiere Nicola Oricchio il quale ha ammesso le colpe per la morte del maestro tenuto per 80 ore legato al letto e senza cure in psichiatria a Vallo della Lucania.
Morte di Franco Mastrogiovanni, la rabbia della nipote
Nella lettera di Oricchio, l’ex infermiere fa riferimento a Grazia, definendola “esempio di donna combattiva e tenace”. All’epoca Grazia, la nipote di Franco Mastrogiovanni, era una studentessa universitaria.
Le parole di Grazia
“Ho incontrato l’infermiere Oricchio oggi in pensione – si legge su Il Mattino – Nei suoi occhi ho visto tormento e pentimento. Noi non abbiamo mai avuto uno spirito vendicativo, volevamo che la morte di mio zio servisse per evitarne altre. Volevamo restituirgli la dignità che gli era stata tolta.
Non è stato facile incontrarlo e ascoltare il racconto di quelle ore.Mi è sembrato sincero, ora mi aspetterei le scuse anche degli altri. Le scuse di chi in questi anni ha provato a negare l’evidenza in modo vergognoso. Farebbe bene soprattutto alla loro coscienza perché mio zio ormai è morto e il dolore di questi anni non si potrà mai cancellare».