Morte Velardi, linea dura del pm: il “principe” Angelo Granito di Belmonte, proprietario di Punta Licosa,condannato ad un anno e mezzo di carcere.
Morte Velardi
Condannato ad un anno e mezzo il principe Angelo Granito di Belmonte, proprietario della tenuta di Punta Licosa a Castellabate, dove perse la vita il giovane Carlo Fulvio Velardi. Linea dura del pm del tribunale di Vallo della Lucania al termine dell’istruttoria sulla tragedia che sconvolse il cilento.
Medesima richiesta per due dirigenti dell’Ufficio Manutenzione del Comune di Castellabate e per l’ex comandante della Polizia Locale. Chiesta l’assoluzione, invece, per i dipendenti della Comunità Montana.
I fatti
I fatti risalgono al 26 luglio del 2011, quando il 15enne, in vacanza con i suoi genitori, cadde nel vuoto dopo che la staccionata in legno, su cui si era poggiato, si spezzò improvvisamente. Il principe, era il proprietario della strada privata ad uso pubblico, ed è stato rinviato a giudizio per non aver messo in sicurezza l’area. La sentenza è prevista per il prossimo 9 aprile.
Le condanne
Medesima condanna per Francesco Lo Schiavo, Anita Cataldo, Adelio Nicoletta, responsabili in diversi periodi dell’Ufficio Manutenzione del comune di Castellabate. Condannato anche Gerardo Comunale, responsabile della polizia municipale del comune di Castellabate.
La sentenza
La sentenza è stata emessa dal Giudice del Tribunale di Vallo della Lucania a termine del processo di primo grado per l’accusa di omicidio colposo. Per i cinque imputati la pena è sospesa. Sono stato assolti poichè il fatto non sussiste Avella, Nicola Romito, Domenico Manente e Costabile Franciulli della comunità montana Alento Montestella, l’ente che si occupò della costruzione della staccionata.