I dati contenuti nel rapporto dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, seppur segnino un leggero calo nel tempo, tracciano un bilancio drammatico delle morti sul lavoro nel nostro paese. Anche nell’anno appena trascorso le vittime sul lavoro sono state tante. Troppe. Da gennaio a novembre nella nostra Penisola si contano 919 vittime: di cui 684 decedute sul luogo di lavoro e 235 in itinere.
Un bollettino di guerra che narra un dolore collettivo e una piaga sociale. A cominciare dalla Lombardia, prima nella graduatoria nazionale per numero di decessi sul luogo di lavoro (80); seguita dall’Emilia Romagna (68), dalla Puglia (65), da Piemonte e Sicilia (60) e dal Veneto (55).
La Campania è al tredicesimo posto, con 53 casi su un totale di occupati pari a 1.572.607 unità.
La provincia di Salerno, invece, è sesta per numero di casi (14 su 336.558 occupati nell’anno) – a pari merito con Brescia – dietro Roma (30), Torino (24), Bari (23), Napoli (17) e Cuneo (15).
E continua ad essere il settore delle costruzioni quello maggiormente coinvolto dagli incidenti mortali (14,5 per cento dei casi e 99 vittime), seguito dalle attività manifatturiere (12,6 per cento e 86 infortuni mortali) e dai trasporti e magazzinaggi (9,8 per cento e 67 decessi).