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La Mostra Impossibile, fa tappa a Capaccio Paestum

Il progetto delle Mostre Impossibili di Renato Parascandolo, giornalista, autore televisivo e saggista, con la direzione scientifica di Ferdinando Bologna (storico dell’arte, allievo di Pietro Toesca e collaboratore di Roberto Longhi, scomparso nell’aprile del 2019), partito dal capoluogo partenopeo con la mostra ‘impossibile’ dedicata a Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, all’interno di Castel Sant’Elmo, nel 2003, per poi girovagare sul territorio nazionale e internazionale (Europa e America), approda, dopo trenta edizioni, al Next, Ex Tabacchificio di Capaccio Paestum. Tale spazio, un chiaro esempio di archeologia industriale revisionato e adibito a contenitore museale, accoglie dal 14 gennaio, fino al 15 marzo, la Mostra Impossibile ‘100 Capolavori Italiani del Rinascimento’, curata da Maria Teresa De Vito e Giovanna Lazzi, a curare l’allestimento è Giovanna Parascandolo.

La nascita di Venere, Botticelli

L’esposizione, fondata sul pensiero benjaminiano, in quanto l’aura dell’opera, fonte di unicità e autorevolezza, non può essere ripresa in termini di originalità, tali riproduzioni, in questa circostanza, spogliate di quel velo estetizzante e atemporale riposto sulle opere d’arte al loro ingresso nel museo, si offrono, si mostrano al grande pubblico con armonia e consapevolezza di fungere da stimolo a visitare le opere originali, diffuse sul territorio nazionale e non. Le dimensioni originali delle riproduzioni permettono al fruitore di percepire ed essere egli stesso metro di misura di capolavori che hanno reso fama e gloria al Rinascimento italiano, così come la collocazione e l’ausilio di tele retroilluminate permettono di cogliere particolari quasi illeggibili ad occhio nudo, a causa di sensori di avvicinamento o di illuminazioni inappropriate.

Tale mostra permette il confronto immediato con capolavori, ‘riprodotti’ con tecnologie ad alta definizione, lontanissimi tra di loro, alimentando riflessioni e curiosità inaspettati, una visione d’insieme che conduce verso ragionamenti insoliti, pensieri semmai fino ad allora non traversati. Articolata in tre sezioni, quali La bellezza del sacro, L’umana bellezza, Capolavori a confronto, contraddistinti fin dalla colorazione dei pannelli espositivi (ad esempio per la prima sezione elencata è stato utilizzato il colore blu, tinta della spiritualità per eccellenza, il manto della Vergine è blu così come l’ascesi al blu infinito del cielo), l’esposizione, oltre all’attenzione mostrata ai dettagli, coinvolge i giovani con la lettura tecnologica (QR code) dei dati storico artistici delle singole opere, invogliandoli anche, mediante un gioco di memoria, Capolavori in dettaglio  – ‘alla stregua del metodo morelliano’ -,  a ricostruire l’opera da un piccolissimo particolare.

Mostra Impossibile Capaccio Paestum

Sono tante le motivazioni che inducono lo spettatore a visitare i musei, dalla volontà di confrontarsi con opere studiate, viste solo sui libri, al desiderio di ampliare la conoscenza del proprio territorio o semplicemente per passione, incentivi, stimoli che la Mostra Impossibile accoglie ed amplifica, attraverso le sue ‘curiose’ riproduzioni, esposte in un unico spazio, permettendo così una fruizione ‘a chilometro zero’. Pertanto, invito soprattutto le scuole di ogni ordine e grado, a non farsi scappare l’occasione di poter ammirare tali riproduzioni, affinché la curiosità, spirito guida della conoscenza, possa educare all’arte, spingendo, successivamente, i giovani e meno giovani a ‘girovagare’ per i musei.

La mostra sarà fruibile fino al 15 marzo, nei seguenti giorni e orari:

Nunzia Giugliano

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