SAN VALENTINO TORIO. I carabinieri di San Valentino Torio hanno denunciato un 59enne pluripregiudicato perché nascondeva in casa attrezzi e centraline utili per forzare e rubare auto.
Denunciato un 59enne a San Valentino Torio: nascondeva in casa attrezzi per forzare e rubare auto
Centraline per autoveicoli e altri attrezzi elettrici e meccanici per forzare le serrature e rubare le auto, questo è quanto hanno trovato a casa di un noto pregiudicato di San Valentino Torio i militari della locale stazione.
I Carabinieri di San Valentino Torio, agli ordini del Maresciallo Gennaro Corvino, nel corso di controlli finalizzati alla verifiche delle prescrizioni imposte dalla magistratura, a soggetti indagati e sottoposti a misure di prevenzione personale, hanno proceduto al deferimento alla Procura di Nocera Inferiore di A.C. di anni 59, pluripregiudicato.
Nell’abitazione dello stesso, a seguito di mirata perquisizione hanno, infatti, rinvenuto varie centraline per autoveicoli, senza programmazione, oltre che a vario materiale elettronico e meccanico atto a forzare le serrature di veicoli. Tale materiale viene usualmente utilizzato dai ladri d’auto per sostituire la centralina originale con quella senza programmazione, che permette l’accensione del veicolo.
Il soggetto, già gravato da numerosissimi precedenti specifici, era sottoposto a misura cautelare a seguito dell’ultimo arresto in flagranza avvenuto lo scorso anno, quando era stato pizzicato a Salerno dai Poliziotti della squadra volanti mentre era intento ad asportare un veicolo nella zona orientale di Salerno.
Il pregiudicato, già coinvolto in una importante indagine dei Carabinieri di San Valentino Torio del 2015 denominata “G.T.A. San Valentino”, come il famoso videogioco nel quale il protagonista è un ladro che commette tale categorie di delitti. E’ attualmente imputato presso il Tribunale di Nocera Inferiore per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di autovetture.
I carabinieri, seguendolo in incognito nelle sue scorribande notturne, riuscirono a smantellare l’intera organizzazione che aveva la base logistica in un capannone di Nocera Superiore, dove altri complici procedevano allo smontaggio delle vetture rubate ed all’immissione sul mercato dei pezzi di ricambio. Il pregiudicato dovrà di nuovo spiegare ai giudici i motivi della detenzione del materiale sequestrato, segno inequivocabile della sua indole criminale.