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Neonata morta 13 ore dopo il parto, la denuncia dei genitori: “Uccisa da un esame invasivo”

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Proseguono le indagini sulla vicenda della neonata morta all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Una tragedia consumatasi alle 6.30 circa di domenica 7 gennaio, circa dodici ore dopo la nascita della bambina come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Neonata morta all’ospedale di Nocera Inferiore: le indagini

La famiglia, una giovane coppia di 23 anni residente tra San Marzano sul Sarno e Pagani, ha sporto regolare denuncia ai carabinieri e la Procura di Nocera Inferiore ha aperto un’indagine. Secondo i genitori, il parto sarebbe stato gestito con “imperizia e imprudenza“, oltre che con “mancanze” tali da condurre alla morte della figlia.

Il sostituto procuratore di turno nelle prossime ore affiderà l’incarico al medico legale per l’autopsia, individuando – qualora lo ritenga necessario – i medici che hanno seguito, gestito e affrontato il parto della giovane madre.

La verità dell’autopsia

Secondo quanto raccontato dal padre, un esame invasivo praticato da un medico avrebbe creato complicazioni alla neonata, nata dopo un taglio cesareo. Secondo il racconto dei familiari, dagli ultimi tre tracciati effettuati negli ultimi mesi, non erano emersi problemi di alcun tipo.

Ad aprile scorso la coppia aveva scoperto di attendere una bambina, con la fase della gravidanza seguita fino a poco prima delle feste natalizie da un medico ginecologo di Nocera Inferiore. Lo scorso 4 gennaio, la coppia aveva raggiunto per tre volte l’ospedale per forti dolori addominali accusati dalla madre. Due volte era tornata a casa dopo aver ricevuto rassicurazioni, pur riscontrando una infezione vaginale. Inoltre, era stata sottoposta a due tracciati che avevano confermato che la situazione fosse regolare.

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