NOCERA INFERIORE. L’accusa è sempre la stessa: lesioni personali e minacce. A tre mesi di distanza dall’ultima denuncia da parte dell’ex compagna, il 30enne di Nocera Inferiore finisce di nuovo a processo.
Il precedenti
L’episodio incriminato – spiega il Mattino – costato all’uomo un nuovo processo, risale a diversi mesi fa. La vittima era tornata in Italia dalla Francia, dove si era trasferita.
Mentre passeggiava con il figlio piccolo dentro il passeggino, vide l’ex compagno avvicinarsi a lei. Prima afferrò il bambino, poi si allontanò in fretta e furia. Non poteva farlo: il tribunale aveva deciso che l’affidamento del piccolo spettava nella sua totalità a favore della madre. La donna lo rincorse ma il 30enne la aggredì verbalmente, minacciandola di morte: “Se non ci fosse il bambino ti ammazzerei di botte”. Poi le sferrò un pugno e un calcio: la ragazza riportò lesioni guaribili in almeno 15 giorni di prognosi.
Durante l’aggressione, inoltre, le prese il telefono cellulare da borsa e lo lanciò in un fiume, affinchè non chiamasse le forze dell’ordine.
L’episodio è costato un’ulteriore contestazione al ragazzo di oltre 30 anni, atteso da un processo imminente dinanzi al tribunale monocratico di Nocera Inferiore.