Shock nella giornata di ieri, lunedì 8 gennaio, presso l’ospedale di Nocera Inferiore dove un’operatrice sanitaria è stata aggredita mentre svolgeva il proprio lavoro nel reparto di Pediatria. La denuncia arriva dal sindacato Fials.
Nocera Inferiore, operatrice sanitaria aggredita in ospedale: la denuncia
Ancora un’aggressione nelle file ospedaliere nel Salernitano. Nella giornata di ieri, lunedì 8 gennaio, una operatrice sanitaria è stata aggredita durante il turno di servizio presso il reparto di Pediatria mentre eseguiva prestazioni di pronto soccorso. La donna ha riportato escoriazioni curabili con otto giorni di prognosi. La denuncia arriva dal sindacato Fials.
“La Fials esprime la propria solidarietà all’operatore sanitario che ha subito violenza fisica, causando momenti di terrore per tutto il personale sanitario e per i piccoli pazienti presenti. Vergognoso”. “Le violenze, le aggressioni e le minacce rivolte agli operatori sanitari sono fenomeni in aumento, ormai un vero e proprio allarme sociale, che mette a rischio la sicurezza del personale sul luogo di lavoro. Questo sindacato ha più volte richiesto la presenza di un drappello di polizia, ma finora abbiamo registrato un assordante silenzio in risposta a tale richiesta. È necessario garantire un ambiente di lavoro sicuro e adeguato, in modo da poter fornire le prestazioni sanitarie necessarie senza mettere a rischio la vita e l’incolumità dei professionisti della salute”. Più volte il sindacato ha sollecitato la Direzione Strategica dell’Azienda a intervenire per “garantire un equilibrio nell’assistenza sanitaria su tutto il territorio dell’Agro Sarno-Nocerino e, soprattutto, a considerare seriamente la problematica del Pronto Soccorso pediatrico che viene effettuato all’interno dell’unità operativa in questione. Qui, il personale impiegato per assistere i pazienti deve occuparsi anche dei numerosi accessi al PS pediatrico che ogni giorno si riversano all’esterno del reparto, creando una folla di persone fuori dalla porta d’ingresso”.
“La Fials non può più tollerare questo massacro, non è più possibile affrontare le enormi richieste di prestazioni sanitarie che il Presidio di Nocera deve soddisfare ogni giorno con lo stesso personale. Le numerose ambulanze che arrivano quotidianamente al Pronto Soccorso per trasportare pazienti vengono dirottate verso il presidio, e i pazienti che necessitano di assistenza devono aspettare ore e ore a causa della mancanza di barelle, sedie e posti letto, e spesso vengono ricoverati in letti disposti nei corridoi di diversi reparti. Il personale dell’intero Nosocomio non riesce più a far fronte alle enormi richieste di prestazioni sanitarie. La Fials chiede a tutte le forze politiche di intervenire tempestivamente, al fine di definire processi assistenziali e dare un vero e proprio impulso alla medicina territoriale. La Fials richiede un incontro urgente con la Direzione Strategica, il Direttore Sanitario del presidio e le organizzazioni dindacali, al fine di affrontare l’emergenza sanitaria e creare una rete di assistenza sanitaria efficace attraverso una programmazione chiara e ben definita che garantisca il diritto alla salute di tutti i cittadini”.