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Nocera Inferiore, sequestro di beni nei confronti di un imprenditore: condannato per estorsione

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Foto della DIA

La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro di beni mobili e disponibilità finanziarie nei confronti di un imprenditore, Ciro Barba, di Nocera Inferiore. L’uomo è stato definitivamente condannato per estorsione nonché, in primo grado, per associazione mafiosa, reato poi estinto.

Nocera Inferiore, sequestro di beni nei confronti di un imprenditore

La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro emesso dalla Sezione Riesame e Misure di Prevenzione del Tribunale di Salerno, su proposta congiunta della Procura della Repubblica di Salerno, della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore e del Direttore della DIA, avente ad oggetto società, beni mobili e disponibilità finanziarie, ritenute nella titolarità o nella disponibilità di Ciro Barba, imprenditore di Nocera Inferiore. Il destinatario del provvedimento è stato definitivamente condannato per estorsione ( 1999) nonché, in primo grado, dal Tribunale di Nocera Inferiore per associazione mafiosa(1997), reato poi dichiarato estinto per prescrizione dalla Corte di Appello di Napoli. Il decreto di sequestro è stato emesso all’esito delle risultanze della complessa attività investigativa condotta dalla Sezione DIA di Salerno finalizzata alla ricostruzione del profilo di pericolosità sociale sia generica che qualificata del “proposto” (art. 4, comma I, lett. a), del d.lgs. n. 159/2011), riconosciute entrambe sussistenti dal Tribunale di Salerno, e all’individuazione degli asset patrimoniali e finanziari riconducibili al medesimo, che, nel corso del tempo, erano stati intestati a vari prestanome. Il sequestro di prevenzione, in seguito all’accertamento della sproporzione tra il patrimonio di fatto disponibile e la posizione reddituale, ha riguardato i conti correnti dell’indagato e del nucleo familiare, veicoli, terreni agricoli e la proprietà dì cinque società, con sedi in Campania e in Toscana. operanti nel settore agro-alimentare e in quello delle costruzioni residenziali per un ammontare complessivo di circa tre milioni dì euro.

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