Eccezionale intervento salvavita all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore su paziente cardiopatica con polipo al colon: la paziente è la 65enne di Portici Amalia Nava. La donna è stata sottoposta ad un lavoro di equipe nonostante l’emergenza Covid.
Umberto I, intervento salvavita su cardiopatica
Un polipo al colon le aveva causato una grave anemia che aveva mandato il suo cuore, già stressato da una cardiopatia e da due valvole meccaniche mitrale ed aortica, in sofferenza.
Il calvario della donna inizia ad agosto quando, assieme al marito, è costretta a rientrare a casa dalle vacanze. Amalia aveva sintomi di stanchezza ed inappetenza tant’è che, sempre in Calabria, si era sottoposta a degli esami di laboratorio. Esami che non erano usciti buoni evidenziando una forte anemia e presenza di sangue nelle feci.
I primi accertamenti
Rientrarono così a casa ma durante il viaggio un amico medico, il dottor Pino Lubrano, convinse la coppia ad uscire a Nocera Inferiore, dove lui in passato aveva prestato servizio, e a recarci al pronto soccorso che nel frattempo lui stesso aveva allertato. Una volta in ospedale la signora venne sottoposta ai primi accertamenti e ricoverata nel reparto di Gastroenterologia diretto dal dottor Antonio Cuomo. La donna è stata ricoverata per alcuni giorni: la colonscopia rivelò un polipo al colon e venne proposto un trasferimento presso l’ospedale di Pagani perché a Nocera alcune sale operatorie erano chiuse. I due preferirono tornare a casa perché l’intervento, a rischio zero in pazienti normali, in un soggetto con diverse e gravi patologie poteva essere rischioso.
Una volta a casa il quadro clinico della 65enne peggiorò tanto che fu sottoposta, dietro consiglio medico, a delle trasfusioni. «Quando ci siamo resi conto che la situazione era ingestibile – racconta il marito – siamo ritornati a Nocera Inferiore nel reparto del dottor Cuomo, Gastroenterologia. Nel frattempo la grave anemia causò sofferenze al cuore, costringendo i sanitari a trasferirla in Terapia Intensiva, con la dottoressa Cappuccio, nel reparto di Cardiologia diretto dal dottor Antonello D’Andrea ».
Appena fu in condizione di respirare autonomamente venne sottoposta ad una coronarografìa che evidenziò l’occlusione del tronco comune delle coronarie al 90%.
L’intervento
Il dottor D’Andrea, insieme al responsabile dell’Utic, dottor Alfonso Desiderio, al direttore del reparto di Gastroenterologia, Antonio Cuomo, e al primario del Reparto Rianimazione e Anestesia, dottor Manzi, studiarono però il caso: la donna fu così sottoposta prima all’intervento al colon che il dottor Cuomo portò a termine con successo. Il 5 ottobre a quello di angioplastica al tronco comune dove le fu impiantato uno Stent, anche qui con ottimi risultati. L’8 ottobre la paziente è stata dimessa.
Fonte: Il Mattino