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Nocera Superiore, conto alla rovescia per il distretto sanitario di Materdomini

NOCERA SUPERIORE. Chiusura di strutture sanitarie, di reparti o di sale operatorie, tagli al personale, ai mezzi o alle risorse con conseguenti proteste e disordini: è questa la trafila lungo la quale si sta muovendo la sanità locale negli ultimi tempi e dalla quale non è rimasto fuori neanche il distretto socio-sanitario di Materdomini, a Nocera Superiore. Sembra, infatti, che la sua chiusura sia imminente. È stata la comparsa di un documento, firmato dal direttore amministrativo Annamaria Farano, a sollevare una questione che sta facendo molto discutere. Si tratta, infatti, della richiesta dell’elenco di tutto il personale dipendente in servizio presso la sede distrettuale di Materdomini. Stando al documento, si starebbe valutando un temporaneo spostamento del personale di Nocera Superiore presso la sede di Nocera Inferiore. La notizia ha raggiunto i comuni di Castel San Giorgio, Roccapiemonte e Nocera Superiore, creando fervidi dissensi.

«È arrivato il momento di dire basta con il balletto delle ipotesi. I politici di Castel San Giorgio, Nocera Superiore e Roccapiemonte hanno competenze in materia, tali da poter fornire un contributo valido per la risoluzione dei problemi. Solo qualche mese fa, in un incontro tenutosi con il presidente della Quinta Commissione Sanità della Regione, avevamo ottenuto precise rassicurazioni rispetto al potenziamento». In questi termini si è espresso il sindaco di Castel San Giorgio, Franco Longanella.
Anche il sindaco di Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano, non ha celato il proprio biasimo rispetto all’eventualità di chiudere i battenti al presidio di Nocera Superiore: «Abbiamo chiesto un incontro al direttore sanitario dell’Asl Salerno, Squillante, al direttore amministrativo della medesima struttura, e al direttore responsabile del distretto sanitario 60, Gianluigi Ferrigno. Se qualcuno ha in animo di chiudere un presidio che rappresenta un punto di riferimento insostituibile per migliaia di cittadini, avrà molti fastidi». Del medesimo avviso, l’assessore alle politiche sociali di Rocca, Luisa Trezza, che vede nel probabile cambiamento una minaccia per il benessere cittadino.

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