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Truffe telefoniche con l’uso dell’Intelligenza Artificiale: boom di denunce da Nocera Superiore

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Truffe telefoniche con l’uso dell’Intelligenza Artificiale: boom di denunce a Nocera Superiore. Le vittime principali sono soprattutto anziani, contattati con la scusa di falsi incidenti. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Nocera Superiore, truffe telefoniche con l’Intelligenza Artificiale

Recentemente, sono arrivate diverse segnalazioni da Nocera Superiore riguardo a telefonate effettuate con voci generate dall’intelligenza artificiale. Si tratta della consueta truffa telefonica, ma le tecniche per ingannare gli anziani si sono evolute grazie alla tecnologia del «deepfake». Gli strumenti a disposizione di chi cerca di estorcere denaro diventano sempre più sofisticati. Nei giorni scorsi, in via Libertà e via Indipendenza, alcune persone hanno denunciato ai carabinieri di essere state contattate da individui che si sono finti figli o parenti. La truffa si basa sulla classica storia del finto incidente, presentata alle vittime per convincerle a consegnare denaro contante. Spesso, questi soldi servono a far credere alle persone di poter risolvere problemi legali che riguardano un loro caro, in alcuni casi anche per evitare il carcere.

L’appello

«Non fatevi ingannare – avverte un cittadino contattato da una di queste telefonate – e contattate direttamente la persona coinvolta. È fondamentale avvisare in particolare le persone anziane». Tuttavia, le indagini per identificare i criminali si rivelano complesse. Infatti, in questi casi, chi chiama utilizza l’intelligenza artificiale per imitare il tono di voce di un familiare, rendendosi così più persuasivo e cercando di ottenere rapidamente denaro. Il funzionamento è semplice: esistono contenuti digitali che riproducono l’aspetto e la voce – come in questo caso – di una persona, che spesso recita un copione con l’intento di estorcere denaro o informazioni riservate.

Per imitare l’aspetto e la voce di una persona, oggi è sufficiente avere a disposizione una foto o un breve video, insieme a qualche secondo di registrazione vocale. Questi elementi vengono utilizzati per creare una versione digitale di qualcuno. Spesso, chi riceve la chiamata è convinto di parlare con una persona a lui nota, tanto da arrivare a consegnare denaro o effettuare prelievi al bancomat, credendo di risolvere un “problema”.

Il modus operandi

Tuttavia, a queste nuove forme di truffa si aggiungono ulteriori segnalazioni riguardanti messaggi provenienti da numeri stranieri. Le denunce riguardano messaggi ricevuti tramite WhatsApp, che si rivelano anch’essi truffaldini. Il primo contatto avviene attraverso un messaggio introduttivo che, redatto in un italiano poco fluente e formale, cerca di catturare l’attenzione della vittima con frasi di circostanza.

Per proteggersi, è fondamentale non rispondere, in modo da non dare al truffatore le informazioni necessarie per portare a termine i suoi piani. È altresì importante bloccare e segnalare tali messaggi, per limitare la diffusione di truffe simili. Infatti, rispondere anche solo una volta può attivare un meccanismo di intrusione nel proprio telefono, dove sono custoditi dati e informazioni sensibili.

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