SCAFATI. Nomina illegittima al Piano di Zona: condannati sindaci, dirigenti e politici. La Corte dei Conti ha condannato 10 persone tra dirigenti e politici.
Tra questi, l’ex sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, e l’ex segretaria generale del Comune, Immacolata Di Saia. La circostanza che ha configurato il danno erariale è la nomina del coordinatore del Piano di Zona che, secondo i giudici, non aveva i requisiti per ricoprire quel ruolo.
Il bando ritenuto illegittimo
Quello stesso bando, fu poi ritenuto anche illegittimo. Insieme a Pasquale Aliberti e Immacolata di Saia, che dovranno rimborsare allo Stato oltre 6000 euro ciascuno, lo stesso vale per Amilcare Mancusi, ex sindaco di Sarno, Nunzio Carpentieri, primo cittadino di Sant’Egidio del Monte Albino, Cosimo Annunziata, sindaco di San Marzano sul Sarno, e Pietro Pentangelo, sindaco di Corbara.
Per loro il pagamento previsto è di 1400 euro. Riconosciuti il danno erariale anche per Sebastiano Odierna, all’epoca dei fatti, ex assessore alle Politiche sociali del Comune di Sarno, Assunta Torino, ex consigliere comunale di Roccapiemonte, Raffaele Sellitto, all’epoca assessore a Castel San Giorgio, e Teresa Vastola, ex assessore e attuale consigliere comunale a San Valentino Torio. Per loro pagamento di 850 euro.
La pronuncia della Corte dei Conti
«Sussiste il danno erariale – si legge nella pronuncia della Corte dei Conti – rappresentato dal compenso percepito da Pasquale Prudenzano dal 23 febbraio 2012 al 7 novembre dello stesso anno e conseguente alla scelta, immotivata e non supportata da un’adeguata istruttoria preparatoria, di ricorrere a personale esterno prima di verificare la possibilità di conferire l’incarico de quo a personale appartenente ai ruoli dei numerosi comuni aderenti al Piano dì Zona».
Nello specifico, Di Saia non avrebbe fatto presente agli amministratori l’illegittimità di quella nomina. Gli amministratori, invece, non avendo verificato tutti i requisiti del professionista Prudenzano, avrebbero commesso il danno erariale. Sul caso anche la Procura di Nocera Inferiore avviò un’inchiesta, con le accuse di abuso d’ufficio. Gli avvocati difensori hanno annunciato ricorso in appello.