Cronaca Salerno, Salerno

Fatto a pezzi e ucciso: moglie e figli fermati per l’omicidio del panettiere di Giffoni | Incastrati da un video

Si è conclusa nei peggiori dei modi la vicenda relativa alla scomparsa di Ciro Palmieri, un panettiere di Giffoni Valle Piana di cui non si avevano più notizie da fine luglio scorso. La moglie, Monica Milite, aveva denunciato anche la scomparsa ai carabinieri. Ieri c’è stata la svolta con l’arresto della donna e dei due figli, uno dei quali ha appena 15 anni. Nessuna sparizione: si è trattato di un omicidio volontario.
Ora i tre dovranno rispondere a vario titolo di omicidio, con aggravante la crudeltà e occultamento di cadavere. Ma com’è stato ucciso Ciro Palmieri? Stando a quanto ricostruito finora dalla polizia, prima c’è stata una lite familiare e poi il successivo sviluppo, con la moglie e i due figli che avrebbero aggredito l’uomo armati di coltelli, il tutto davanti ad un terzo figlio di undici anni. I tre avrebbero quindi infierito sul corpo, spiegano gli inquirenti, colpendolo anche quando ormai giaceva morto per terra.


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Com’è stato ucciso Ciro Palmieri a Giffoni, chi è la moglie Monica Milite

Ma chi è la moglie di Ciro Palmieri, Monica Milite? E per quale motivo ha ucciso suo marito? Una domanda al quale gli inquirenti stanno provando a dare una risposta nel seguito delle indagini. Ma cos’è successo lo scorso 29 luglio? Procediamo con ordine. All’inizio si era pensato ad una fuga volontaria dell’uomo. La donna, infatti, aveva denunciato ai carabinieri di Giffoni Valle Piana la sua scomparsa. Ma le informazioni fornite fin da subito non hanno convinto i militari. Stando al racconto della Milite, Ciro Palmieri avrebbe detto di voler fare una doccia in giardino, ma una volta uscito era sparito nel nulla con una busta di vestiti da lavoro che aveva chiesto alla moglie di preparare. La denuncia è avvenuta lo scorso 30 luglio, appena 24 ore dopo la scomparsa dell’uomo.

L’appello a Chi l’ha visto?

La donna si era rivolta anche alla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto“, condividendo diversi appelli affinché l’uomo tornasse a casa e affinché qualcuno che lo avesse visto lo segnalasse alle forze dell’ordine.


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La vittima, Ciro Palmieri

Le immagini delle telecamere e la svolta del caso

Acquisite le immagini di videosorveglianza dell’abitazione, si era da subito notato che nelle ore tra il 29 ed il 30 luglio le immagini erano state già soprascritte. Chiamato un esperto, è stato possibile però recuperare le immagini originali, e là c’è stata la svolta definitiva alle indagini: in queste, infatti, gli inquirenti hanno scoperto prima una lite familiare e poi il successivo sviluppo, con la moglie e i due figli che avrebbero aggredito l’uomo armati di coltelli, il tutto davanti ad un terzo figlio di 11 anni. I tre avrebbero quindi infierito sul corpo, spiegano gli inquirenti, colpendolo anche quando ormai giaceva morto per terra.

Il corpo trovato in un dirupo

È stato trovato il corpo di Ciro Palmieri, il panettiere 43enne di Giffoni Valle Piana ucciso dalla moglie e due figli. Il Comando Vigili del Fuoco Salerno ha inviato la squadra del distaccamento di Giffoni Valle piana con il supporto dei reparti speciali ”speleo Alpino fluviali”, che in collaborazione con il personale del CNSAS, hanno recuperato la salma dell’uomo, che era in un dirupo in località Curticelle a Giffoni Valle Piana.

Fissata l’autopsia

L’autopsia sul cadavere di Palmieri, in stato di decomposizione, è stata  fissata per mercoledì pomeriggio, presso l’ospedale di Battipaglia.

Il commento del sindaco

“Questa è una di quelle giornate che un’intera comunità non vorrebbe vivere mai. – afferma il sindaco, Antonio Giuliano – C’è tanto sgomento per un dramma, uno choc per una Città dai principi sani, dai valori forti e puri come i nostri. La notizia di questa mattina mi ha lasciato un grande dolore. Pensare che la nostra Giffoni e in particolar modo la tranquillità di una frazione come quella di Curticelle possa venir scossa in maniera così atroce lascia veramente tanto dolore e rammarico, con un gesto lontano anni luce da quanto la mente umana possa anche soltanto immaginare.

È difficile trovare parole in questo momento, credetemi. Non starà a me così come all’intera cittadinanza dare giudizi o fare processi. Lo faranno le autorità competenti, che desidero ringraziare per il lavoro che hanno fatto in queste settimane per far venire a galla la verità”.

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