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Omicidio Criscuolo a Scafati, sparò e uccise il padre: la testimonianza del fratello

Omicidio Criscuolo a Scafati, sparò e uccise il padre: la testimonianza del fratello G.C. che svela le ultime parole del genitore. L’uomo arrivò sul posto mentre il fratello manteneva il padre in piedi. Poi andò a prendere l’auto per portarlo in ospedale.

Omicidio Criscuolo a Scafati, la testimonianza del fratello

Durante il trasporto in ospedale, stando al racconto ai giudici della Corte d’assise del tribunale di Napoli, il padre gli riferì di essere stato sparato dal fratello con due colpi di pistola, che la pistola si era inceppata.

Le ultime parole

Disse che il fratello aveva chiesto le chiavi di un appartamento, e dopo una breve discussione si era allontanato per prenderle. A quel punto, l’imputato sarebbe uscito fuori ed al rientro, trovato il padre con le chiavi gli avrebbe detto: “E se ti chiedo 1000 euro me li dai…?“, ed il padre: “Se la smetti te li do…”.

L’imputato avrebbe cosi sparato, colpendo il padre all’addome e al volto, con la consulenza medica ad individuare tre diversi colpi. Le notizie, ribadite al dibattimento, vennero confermate alla polizia giudiziaria dallo stesso genitore, giunto in condizioni gravi in ospedale col decesso subentrato una decina di giorni dopo.

Il provvedimento

I colpi al volto e all’addome furono esplosi dal figlio, in casa, col 75enne ferito la sera del 16 novembre 2019. Il 47enne G.C. era stato fermato con accusa di omicidio dopo il decesso, con le ricostruzioni portate avanti dalla procura di Torre Annunziata, a coordinare il lavoro dei carabinieri. I militari avevano ricostruito in poco tempo la dinamica. G.C., anche lui imprenditore gestiva un negozio di elettrodomestici a Boscoreale.

Fonte: Salerno Today

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