Emergono nuovi particolari sull’omicidio avvenuto a Pagani: la vittima, un 71enne di San Marzano sul Sarno, avrebbe battuto la testa a terra in seguito ad uno schiaffo durante una discussione. La lunga agonia vissuta lo portò a morire dopo cinque mesi. In questi giorni è stato arrestato Antonio Nitto, 66ene di San Marzano sul Sarno, per il delitto e condannato secondo l’edizione odierna del Mattino a 4 anni e 5 mesi di reclusione.
Omicidio Pagani, la vittima avrebbe battuto la testa dopo uno schiaffo
Emergono nuovi particolari sull’omicidio di Saverio Desiderio, un 71enne di San Marzano sul Sarno: secondo quanto emerso avrebbe battuto la testa a terra in seguito ad uno schiaffo durante una discussione. La lunga agonia vissuta lo portò a morire dopo cinque mesi. In questi giorni è stato arrestato Antonio Nitto, 66ene di San Marzano sul Sarno, per il delitto e condannato a 4 anni e 5 mesi di reclusione. Dovrà rispondere di omicidio preterintenzionale.
Il delitto
Il delitto risale al 28 giugno del 2017 quando tra Pagani e San Marzano, all’interno di un bar, i due iniziarono la discussione accesa. La vittima fu ricoverato in ospedale a Nocera Inferiore, dopo aver battuto la testa a terra e aver perduto i sensi, presso il reparto di neurochirurgia. Secondo la versione dell’imputato, la vittima aveva preteso dei soldi dovuti al pagamento di una quota di lavori di manutenzione. Una somma che, a dire dell’imputato, era stata già versata. Una circostanza ritenuta dal giudice come motivazione «futile», al punto da non giustificare poi quello schiaffo. Secondo la sentenza di condanna, infatti, la caduta fu «diretta causa delle gravi lesioni, che a loro volta hanno condotto alla morte».