Emergono nuovi dettagli sull’omicidio di Anna Borsa a Pontecagnano Faiano. La 30enne, uccisa a colpi di pistola dall’ex fidanzato Alfredo Erra, era perseguitata da ormai 8 mesi, da quando la storia con Alfredo era giunta al termine. Da allora – come scrive anche l’odierna edizione de Le Cronache – non sono mancati gli episodi di violenza. Tutti campanelli d’allarme, probabilmente, inascoltati.
Omicidio di Anna Borsa a Pontecagnano, la 30enne era perseguitata da mesi
Alfredo era così ossessionato che doveva “controllare” ogni spostamento della 30enne. Lui non perdeva nemmeno l’occasione di passare più volte davanti il salone di bellezza dove lavorava Anna. Una serie di episodi che hanno più volte portato le amiche a pregarla di recarsi in caserma dai carabinieri e denunciare. Lo aveva fatto anche il padre Ettore ma doveva denunciare Anna e a lei mancava il coraggio, piuttosto continuava a subire le aggressioni.
Come sta Alfredo Erra, l’assassino di Anna ha tentato il suicidio
Come riporta anche l’odierna edizione de Il Mattino, l’assassino di Anna Borsa avrebbe tentato il suicidio, dopo la fuga dal luogo del delitto durata per ore. È ricoverato nella sezione detentiva dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, Alfredo Erra. È sedato e guardato a vista dalle forze dell’ordine.