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Omicidio ricco, emergono nuovi dettagli

MONTECORVINO PUGLIANO. Arrivano nuovi dettagli dalle indagini sull’omicidio di Maria Ricco, la 53enne originaria di Santa Tecla il cui corpo, nel 2012, fu trovato carbonizzato all’interno della sua auto in una zona appartata di Faiano.
Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, sono emersi una serie di dettagli durante le testimonianze dei figli della donna che stringerebbero sempre di più il cerchio intorno a Sergio Avigliano, primo indagato e sospettato dell’omicidio.

Nell’auto di Maria Ricco, infatti, fu ritrovato un unico mazzo di chiavi: quello di casa della figlia. La donna avrebbe dovuto avere con sé anche le chiavi di casa sua: l’assassino, dunque, staccò uno dei due mazzi sapendo quale fosse quello di casa della vittima per usarle e, forse, farle sparire.

Dalla stessa casa sarebbe sparita anche una vecchia bombola di gas vecchia e arrugginita, che forse corrisponde a quella trovata nell’auto della donna. Il Mattino riporta anche altri dettagli: il letto di Maria era stato rifatto in maniera insolita, come se non fosse stata lei a farlo.

Dileguati anche i dubbi su una possibile responsabilità del marito della Ricco: secondo le testimonianze dei figli l’uomo era fuori per lavoro. A conferma di ciò anche alcune bolle di accompagnamento da lui stesso prodotte.

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