Il Tribunale del Riesame ha deciso che l’ex boss Antonio Pignataro, tra i responsabili dell’omicidio della piccola Simonetta Lamberti nel 1982, dovrà dimorare fuori dalla Campania.
Omicidio di Simonetta Lamberti, il killer dovrà dimorare fuori dalla Campania
La decisione diventerà esecutiva solo dopo la pronuncia della Corte di Cassazione, presso la quale la difesa di Pignataro, assistito dall’avvocato Antonio Sarno, ha presentato ricorso. Nel caso la Suprema Corte respinga le motivazioni della difesa, il nocerino dovrà risiedere in un comune fuori regione, con contestuale obbligo quotidiano di firma presso la polizia giudiziaria.
La Dda aveva fatto appello contro la misura decisa dal tribunale di Nocera Inferiore, che sta processando il 62enne ex esponente della Nco prima e della Nuova Famiglia poi. Il collegio aveva scarcerato Pignataro, dopo due anni dall’arresto avvenuto nell’estate 2017, per decorrenza dei termini. È sotto processo per associazione di stampo mafioso e scambio elettorale politico-camorristico. I giudici avevano disposto un obbligo di dimora a Nocera Inferiore, con il divieto di uscire di casa dalle 10 di sera fino alle 8 del mattino. Una misura ritenuta incompatibile dall’Antimafia, che ritiene il 62enne nocerino ancora «pericoloso», facendo leva sulla sua natura criminale e dunque, capace di commettere ulteriori reati.