PADULA. In merito all’omicidio-suicidio avvenuto oggi a Padula, la Federazione dei Giovani Socialisti della provincia di Salerno e della regione Campania – tramite una nota stampa – si stringe attorno alla famiglia dei protagonisti di questo orribile episodio che non richiede commenti ulteriori, inadeguati e poco obiettivi in merito ad una vicenda tanto delicata.
Il tragico epilogo di Padula lascia però un segno indelebile sull’intera cittadinanza. Un uomo che, per motivi ancora ignoti, ha deciso di “risolvere” i conflitti di coppia togliendosi la vita e privando anche il figlio di soli 3 anni della stessa, non può e non deve lasciare la politica seduta in un angolo a guardare.
Le evoluzioni sociologiche della nostra società, sempre più spesso causa di tragedie come quella che tristemente commentiamo quest’oggi, meritano la giusta attenzione per evitare – o quantomeno attenuare – la comparsa di simili fenomeni. A tal fine, la presenza costante e proficua di una equipe di sostegno psicologico che sia a disposizione del cittadino diventa una necessità non più accollabile al singolo individuo (per lo più volontario, ossia professionisti non pagati che mettono a disposizione le loro competenze, ndr) appartenente ad una determinata associazione che, di tanto in tanto, si offre per la discussione ed eventuale risoluzione di conflitti e/o altri problemi che riguardano uno o più soggetti. Non possiamo più lasciare che il “caso” decida per noi.
In molte realtà il sostegno psicologico – per mezzo di centri diurni/centri di ascolto/centri di aiuto psicologico – esiste ed è a disposizione del cittadino, ma non possiamo nè dobbiamo limitarci a simili iniziative che potrebbero risultare come mere “copie” di prodotti già esistenti sul territorio della provincia di Salerno e della Campania tutta. In tal senso, la Federazione dei Giovani Socialisti si farà promotrice di una proposta regionale di creazione di Centri di Aiuto Psicologico di competenza regionale, presenti sul territorio con sedi e capacità provinciali, che possano realizzare attività di “monitoraggio” psico-sociale alla cittadinanza con test/iniziative/seminari a cadenza annuale, e permettano nell’immediatezza al cittadino di avere un sostegno reale e concreto durante tutta la giornata, 24 ore su 24, sette giorni su sette.