Il colonnello dei Carabinieri Fabio Cagnazzo, accusato dell’omicidio di Angelo Vassallo e di depistaggio delle indagini, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice. Diversamente, l’imprenditore Giuseppe Cipriano, coinvolto nella stessa inchiesta e assistito dall’avvocato Giovanni Annunziata, ha fornito una lunga dichiarazione al giudice.
Cipriano, accusato di collegamenti con Raffaele Maurelli, sospetto intermediario del traffico di droga, ha negato ogni addebito e ha sostenuto la sua estraneità ai fatti, ribadendo la propria versione già fornita agli inquirenti nel 2018 come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Omicidio Vassallo, Cagnazzo e Cipriano all’interrogatorio
Il legale di Cipriano ha sottolineato la mancanza di prove concrete che colleghino il suo cliente e gli altri indagati al traffico di stupefacenti, definendo il movente dell’accusa “debole” e basato su presunzioni e prove indiziarie. Annunziata ha inoltre criticato l’indagine sull’omicidio di Vassallo, indicando che, nonostante i 14 anni trascorsi, essa si fonderebbe soprattutto su testimonianze di soggetti ritenuti inattendibili, lasciando spazio a una linea difensiva molto aperta. La difesa ha già annunciato l’intenzione di presentare ricorso al Tribunale del Riesame per contestare l’ordinanza.
Parallelamente, Dario Vassallo, presidente della Fondazione Angelo Vassallo, ha attaccato il sindaco di Pollica, b, accusandolo di voler cancellare la memoria del fratello Angelo, noto come il “Sindaco Pescatore”. Tra le critiche mosse, Vassallo ha menzionato la distruzione dell’Oasi del Giglio Marino, un’area protetta sulla spiaggia di Acciaroli dedicata alla memoria del sindaco assassinato e al suo impegno per la protezione ambientale. Nonostante le accuse, il sindaco Pisani ha scelto di non replicare pubblicamente.