SALA CONSILINA. Opere sacre per un valore complessivo di 7 milioni: questo il ritrovamento dei carabinieri durante l’operazione “Start Up”, durante la quale i militari hanno recuperato circa 100 beni trafugati, tra i quali anche una statua trafugata a Sala Consilina nel marzo del 2016.
La statua, realizzata in legno, raffigura Gesù bambino ed era sparita dalla chiesa di “San Pietro Apostolo” il 3 marzo dell’anno scorso. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Isernia in collaborazione con quella di Velletri, ha portato alla denuncia di 20 persone responsabili, a vario titolo, di ricettazione, furto aggravato e reati connessi.
Non solo la statua salese, ma anche diverse opere di tutta la provincia salernitana quelle ritrovate dai militari durante il blitz, come un ostensorio in argento del XIX secolo sparito nel mese di gennaio 2016 dalla chiesa di “Santa Maria degli Angeli” di Contursi Terme.
L’indagine è nata dall’analisi del modus operandi e dall’arco di tempo nel quale i reati furono commessi. I furti sono stati messi a segno quasi sempre durante il giorno, senza effrazioni, approfittando dell’apertura dei luoghi di culto e dalla mancanza di antifurti o videosorveglianza.
A quanto pare le opere sarebbero state smerciate in mercatini rionali nella provincia di Roma ed in Porta Portese.