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Orchi a Cetara, uno di loro offriva ai ragazzini 20 euro per il proprio piacere

Orchi a Cetara, uno di loro offriva ai ragazzini 20 euro per il proprio piacere.


CETARA. Offriva venti euro, per il proprio piacere, a dei ragazzini di meno di quattordici anni il 37enne di Cetara, L.B., che  ora è arrestato con l’accusa di pedofilia e ricoverato a villa Chiarugi perché ritenuto, da una perizia medica disposta dagli inquirenti, incapace di intendere e volere.

Nell’inchiesta della procura di Salerno, coordinata dal sostituto procuratore Elena Cosentino, è finito anche un altro orco, di 57 anni, L.A., anche lui con la passione dei ragazzini e anche lui arrestato nella giornata di ieri.

L’uomo, secondo quanto riporta Il Mattino, ben consapevole di ciò che faceva, è però stato trasferito in una cella di isolamento presso il carcere di Vallo della Lucania. Ad emettere i provvedimenti, il gip Stefano Berni Canani.

Il primo di questi, il 37enne, era già destinatario di un misura personale, quella della libertà vigilata con obbligo di curarsi perché avvezzo ad infastidire i ragazzini. Contro di lui, in più occasioni, si erano scagliati i genitori del piccolo comune della Costiera chiedendo interventi concreti.

Fino a qualche settimana fa, l’uomo era solito masturbarsi alla presenza dei piccoli ma, da qualche tempo, le sue abitudini erano peggiorate. Si recava presso il campo sportivo dove i ragazzini giocano a calcio e li importunava nei bagni.

Una vicenda, questa, di cui a Cetara in molti erano a conoscenza tanto che diverse sono state le sollecitazioni ad intervenire giunte ai carabinieri e poi conclusesi con una vera e propria rivolta dei genitori che hanno aggredito e malmenato il giovane uomo.

A dimostrazione delle accuse contro il 37enne ci sarebbe un video che un ragazzino avrebbe girato nei bagni del campo sportivo e che poi sarebbe stato diffuso attraverso whatsapp. Per questo motivo diversi minorenni, circa una decina, nelle scorse settimane sono stati convocati in procura per essere sentiti dal magistrato titolare delle indagini ma tutti hanno negato di aver avuto rapporti con il 37enne ammettendo però di aver sentito che altri ragazzi avrebbero preso dei soldi per dare sfogo ad alcuni dei suoi più intimi desideri. Soltanto uno ha ammesso di aver preso 20 euro, che peraltro gli erano stati buttati sul pavimento del bagno, per masturbare il 37enne.

La svolta decisiva alle indagini è stato, pero’, un altro episodio. Lo zio di uno dei ragazzini, deciso a porre fine a questo giro di barbarie, ha trovato l’uomo nel bagno insieme ad un bambino e, chiamati gli altri genitori, lo hanno preso a botte. Nell’accertare cosa fosse accaduto, i carabinieri hanno scoperto che spesso in quel bagno si presentava anche un altro uomo, il 57enne. L.A., convocato in caserma, avrebbe portato a proprio discapito una conversazione telefonica nella quale commentava assieme al 37enne cosa questi faceva con quei ragazzini addebitando a lui qualsiasi responsabilità.

Ma, ulteriori approfondimenti investigativi, hanno fatto emergere gravi indizi anche nei suoi confronti. Di qui le richieste di misure cautelare che sono state accolte dal giudice per le indagini preliminari, e l’esecuzione dei provvedimenti nella giornata di ieri.


 

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