BATTIPAGLIA. Il piano per far brillare l’ordigno americano, risalente alla seconda guerra mondiale ritrovato lunedì scorso da Battipaglia, in Via Parmenide, prevede l’allontanamento per dieci ore di circa 2mila persone. Questo è quanto deciso nell’incontro svoltosi oggi in Prefettura a Salerno al quale hanno preso parte, tra gli altri, i rappresentanti dell’Esercito, della Gea, già impegnata a Salerno in via Rafastia ed in Piazza della Libertà e della Protezione Civile con il dottor Roberto Amantea.
Le prime operazioni inizieranno domani ma si dovrà attendere domenica 23 novembre per far brillare la bomba ritrovata durante uno scavo per la costruzione di una struttura scolastica destinata ad ospitare l’istituto comprensivo Sandro Penna. 1.950 le persone che dovranno lasciare casa per una decina di ore. Tra queste 35 disabili e 12 che necessiteranno di ospitalità in una struttura individuata dalla Prefettura. Il terrapieno che dovrà attutire l’onda d’urto sarà di trecento metri e sarà realizzato dalla ditta Coeb srl. Le operazioni inizieranno già domani con la bonifica del terreno che sarà utilizzato per il terrapieno.
Ne abbiamo già parlato qui: “Bomba a Battipaglia: decisa la data del disinnesco. Evacuate 2mila persone“.