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Organizza la festa di laurea in pizzeria, multa da 400 euro per la festeggiata e 12 invitati. Locale chiuso

Organizza la festa di laurea in pizzeria nonostante i divieti Covid. È la scoperta della Guardia di Finanza di Salerno in un locale a Pagani. Multa da 400 euro per la festeggiata e 12 invitati. Disposta la chiusura del locale. Multa salata per il proprietario.

Pagani, organizza festa di laurea in pizzeria: scatta la chiusura del locale

Malgrado le restrizioni imposte dall’emergenza epidemiologica, c’è chi non rinuncia a celebrare le occasioni importanti con parenti ed amici. È accaduto nei giorni scorsi a Pagani, dove i Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno sono intervenuti a chiudere una pizzeria, perché era in corso una festa di laurea.

I controlli

I Baschi Verdi della Compagnia di Scafati, durante un normale servizio di controllo per il rispetto delle misure “anti-Covid”, sono stati infatti attirati dal trambusto che proveniva dall’esercizio commerciale nella periferia della cittadina dell’Agro.

Dall’esterno, in effetti, il locale sembrava chiuso, ma il volume della musica e le voci dall’interno hanno spinto i militari ad entrare, scoprendo così addobbi, festoni ed un assembramento di persone completamente incuranti dell’obbligo di distanziamento e prive di qualsiasi dispositivo di protezione individuale.

Le multe

Tra i 13 soggetti identificati, la 24enne neo-laureata di Nocera Inferiore, la quale aveva deciso di festeggiare l’importante traguardo, organizzando una serata “per pochi intimi”. All’arrivo delle Fiamme Gialle, gli ospiti hanno dovuto interrompere il party e lasciare il ristorante.

Per tutti è quindi scattata l’identificazione e la specifica sanzione di 400 euro per l’inosservanza delle norme anti-contagio, anche perché nel frattempo era pure entrato in vigore il coprifuoco delle 22. Anche ammettendo che ricorrano al pagamento immediato del verbale con la riduzione del 30%, il “conto” complessivo della trasgressione ammonta comunque a quasi 4mila euro.

Più gravi le conseguenze per il titolare della pizzeria, il quale per cinque giorni ha dovuto rinunciare alle aperture a pranzo ed all’asporto consentiti nelle regioni in “zona gialla”.


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