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Pagani, traffico di droga: chiesti oltre 200 anni di carcere

PAGANI. Oltre 2 secoli di galera sono stati chiesti dalla procura antimafia di Salerno, dopo il blitz per il giro di droga alla Lamia. Il pubblico ministero Vincenzo Montemurro ha chiuso la requisitoria in primo grado di giudizio per l’inchiesta. L’accusa annuncia «Abbiamo espugnato la Lamia», ed indica tutti i ruoli e l’organigramma del clan che da anni controlla lo spaccio di droga sul territorio.

Come racconta il quotidiano La Città, gli anni di carcere complessivi sono 222, e sono divisi per ordini di importanza nell’organizzazione. Infatti, 23 sono per il capo Antonio Petrosino D’Auria, 21 anni per Francesco Fezza, e 20 anni di carcere per suo figlio Tommaso Fezza, stessa cosa anche per Salvatore Pepe e Carmine Barone.

Chiesti 16 anni per Vincenzo Confessore e Andrea De Vivo, 14 anni per Gennaro Napolano, 6 anni per Domenico Abagnara, Francesco Desiderio e Carmela Santina Esposito, 4 anni invece, per Enrico Paone, Pasquale Rondino, Gerardo Pepe e Domenico Sele. Inoltre, 12 anni di carcere chiesti per Michele Pisciotta e Mirko Villani, 6 anni per Gaetano Perrotta e Omar Rguibi, 12 anni per Mario D’Elia.

Il fratello minore dei Petrosino D’Auria, racconta il pm, «Era seduto al tavolo di contrattazione con la famiglia “Birra” di Ercolano e con i “Greco” di Sant’Egidio del Monte Albino ed il gruppo possedeva tante armi e una grossa somma in denaro».

 

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