Cronaca Salerno, Salerno

Palinuro, via il muro della vergogna dall’Arco Naturale: mancavano i permessi

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L'Arco Naturale di Palinuro

È stato rimosso il muro della vergogna sulla spiaggia dell’Arco Naturale di Palinuro, ma l’attenzione delle autorità si concentra ora su una variante irregolare che potrebbe avere conseguenze legali. I lavori di smantellamento, avviati dopo il sopralluogo della Capitaneria di Porto, sono stati completati, e lo stato dei luoghi è stato ripristinato. La documentazione relativa all’intervento sarà ora inviata alla Procura di Vallo della Lucania, che esaminerà eventuali violazioni penali come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Palinuro, rimosso il muro della vergogna sulla spiaggia dell’Arco Naturale

Al centro dell’inchiesta c’è una relazione tecnica redatta dall’ingegnere Somma, responsabile dell’ufficio tecnico comunale, che ha confermato come il muro fosse stato realizzato in difformità rispetto al progetto iniziale. La variante, mai approvata dagli enti competenti, ha spostato il muro più vicino al mare e ne ha esteso la lunghezza di circa 10 metri, violando le autorizzazioni. Queste irregolarità hanno portato prima alla sospensione dei lavori e, successivamente, alla decisione di abbattere la struttura.

Ora, le autorità competenti dovranno stabilire chi sia responsabile di queste irregolarità, che hanno provocato proteste sia dalla comunità locale che da gruppi ambientalisti. Il progetto, definito da molti come uno spreco di risorse pubbliche, potrebbe avere ripercussioni significative a livello giudiziario.

La posizione delle associazioni

L’associazione ambientalista “Viva il Lupo” continua a chiedere trasparenza sulla gestione del progetto e sui costi sostenuti per la costruzione e la rimozione del muro. Anche Giuseppe Coccorullo, presidente del Parco Nazionale del Cilento, ha ribadito che l’ente aveva approvato solo il progetto originale, senza alcuna modifica. Con il muro ora smantellato, l’attenzione si sposta sulle responsabilità legali e sulla valutazione da parte della Procura delle irregolarità procedurali.

Un nuovo aspetto che sta destando preoccupazione riguarda il materiale di scarto, in particolare il cemento utilizzato per la costruzione del muro. Sembra infatti che parte di esso sia stato lasciato sulla spiaggia, sollevando ulteriori interrogativi ambientali. L’eventuale abbandono di cemento potrebbe aggravare le già delicate condizioni del luogo, uno dei tratti di costa più suggestivi del Cilento, e pone nuovi interrogativi sulla gestione complessiva dell’intervento. La comunità e le associazioni chiedono quindi risposte chiare e azioni concrete per garantire la salvaguardia di un’area di così grande valore naturalistico.

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