“Ad oggi, se dovessimo fare un piccolo bilancio delle numerose iniziative avviate nel Parco del Mercatello, saremmo confusi e un po’ delusi”. Comincia così un lungo post dalla pagina ufficiale della gestione del principale polmone verde della città.
È tempo di (primi) bilanci dopo la tanto attesa riapertura e, a tirare le somme, è proprio il gruppo gestore. Oltre al commento scritto, tante foto allegate con gli eventi in cartello che, però, recano la dicitura “evento rinviato”.
Parco del Mercatello, il gestore: “l’Amministrazione è assente”
“Precisiamo che tutte queste iniziative non comportano alcun onere di spesa per la pubblica Amministrazione. Anzi, contribuiamo sistematicamente con ulteriori esborsi, tra tasse di occupazione del suolo pubblico, bolli ed altre gabelle che ci vengono regolarmente richiesti per ogni iniziativa, e che noi abbiamo sempre corrisposto”.
Fatta questa premessa, si arriva all’affondo vero e proprio nei confronti dell’amministrazione comunale: “Ciò che rimane un mistero per noi è il motivo per cui, nonostante la buona volontà di voler rendere il Parco del Mercatello un meraviglioso volano d’arte e cultura, e nonostante l’impegno e la fatica per mettere insieme eccellenti figure professionali del nostro territorio nei campi del teatro, della danza, del cinema e dello sport, incontriamo difficoltà a realizzare i nostri progetti. Purtroppo, spesso il vero ostacolo sembra essere la stessa burocrazia. Abbiamo partecipato al bando presentato dal Comune di Salerno, che specificava nel dettaglio le modalità di utilizzo del parco per eventi culturali. Tuttavia, nonostante la nostra adesione alle richieste e il pagamento di un fitto mensile, ci troviamo a dover affrontare continui ostacoli burocratici che rallentano o impediscono la realizzazione delle attività programmate”.
Non solo un supporto del tutto assente sugli eventi – all’assessore Ferrara, avente la delega agli eventi, si ricorda che esiste anche la zona Orientale e la cittadinanza salernitana non è garantita solo a chi vive nel centro cittadino – ma anche l’impedimento su azioni senza costi per le casse comunali, ma di sicuro beneficio per la cittadinanza.
“Avevamo proposto l’installazione di bacheche informative all’esterno del parco – continua il post del gestore -, con l’obiettivo di aumentare le informazioni disponibili per i frequentatori, inclusi gli orari di apertura e chiusura e le iniziative in programma. Anche in questo caso, la burocrazia ha rappresentato un ostacolo significativo, impedendo l’implementazione di una misura semplice ma utile per la comunità. Siamo abituati alle lungaggini burocratiche dei permessi; le capiamo e, anche se non le condividiamo del tutto, le accettiamo. Tuttavia, ciò che risulta difficile da accettare è l’inerzia e la mancanza di spiegazioni coerenti”.
Il bilancio è, così, decisamente amaro. “Ci sentiamo in dovere – conclude il gestore del Parco del Mercatello – di scusarci con tutti coloro che abbiamo coinvolto nella fase iniziale. Questi, in nome di un sentimento comune, hanno creduto che fosse possibile fare bene e farlo insieme. Signore e signori, ci scusiamo, la nostra colpa è stata di aver creduto anche noi in un progetto che sembrava una favola”.
L’auspicio finale del gestore, quindi, è quello che ci sia finalmente una vera sinergia con l’amministrazione comunale, considerando che ci sono altre problematiche che risalgono a prima dell’inaugurazione.
Oltre alla difficoltà nel portare a compimento il programma di eventi, il gestore ha segnalato una mancanza di supporto anche sotto altri aspetti.
Il primo, abbastanza inspiegabile, riguarda la mancata riapertura dell’area pic-nic (o quel che rimane) di via Limongelli. Chiusa da ormai oltre due anni, l’assessore Natella aveva promesso la riapertura in concomitanza con l’inaugurazione del parco. Promessa non solo non mantenuta ma addirittura invisibilizzata, rendendolo un vero e proprio argomento tabù.
Stando alle parole del gestore, dal Comune è arrivato il diktat, a poche ore dall’inaugurazione, di non riaprire per via di un “cancello non in sicurezza”. Risolto questo problema dal Comune stesso, però, la zona è rimasta interdetta al pubblico.
L’area – che non è stata oggetto di restyling – è così abbandonata a sé stessa – e preclude l’accesso all’unica area con dei tavoli presenti al Parco del Mercatello. Oltre il caso di via Limongelli, infine, sembra mancare un rapporto fluido e diretto per quanto riguarda le segnalazioni sulla messa in sicurezza.
Ci viene riferito che molte di queste (riguardanti cavi scoperti o punti pericolosi, specialmente per bambini) non vengano prese in considerazione e non solo manchino gli interventi, ma non arrivino nemmeno delle risposte riguardo la presa visione di tali segnalazioni. Insomma: dopo l’inaugurazione in pompa magna con tutta la schiera di consiglieri e assessori, l’interesse verso il polmone verde della zona Orientale sembra essere colato a picco.