Un parto da record a Salerno. Una donna dà alla luce una bambina, dopo aver subito tre operazioni e sedici trasfusioni di sangue nello stesso giorno.
Parto da record a Salerno, dopo tre operazioni e sedici trasfusioni
A raccontare la vicenda è la stessa donna. «Al settimo mese mi fu diagnosticata una placenta previa centrale. Mi fu consigliato di rivolgermi al Reparto di “Gravidanza a rischio”, diretta dal professor Petta all’ospedale Ruggi di Salerno.
Mi fu spiegato chiaramente che, avendo avuto due tagli cesarei e poiché la placenta era bassa, vi era un 50% di probabilità che la placenta fosse accreta, cioè molto aderente all’utero, con il rischio di gravissime emorragie che potevano portare alla necessità di dover asportare l’utero e nel 7-10% dei casi addirittura a morte».
Alla donna fu anche esposta la necessità di reperire dei donatori di sangue, per eventuali esigenze di trasfusione. Il 22 ottobre nacque la piccola Alessia e dopo il parto si verificarono un po’ di complicazioni per la mamma.
Secondo il racconto della donna, furono necessari altri due interventi chirurgici per poter fermare una forte emorragia, che rese necessario anche il ricovero nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Ruggi di Salerno.
Il terzo intervento, eseguito dal professor Petta e dal dottore Polichetti, servì a risolvere definitivamente il problema, grazie a ben sedici trasfusioni volte a rimediare all’emorragia.
«Il giorno dopo sono uscita dall’incubo – racconta ancora la donna – e se posso abbracciare i miei figli e mio marito lo devo in primis al professor Petta, al dottor Polichetti, all’anestesista dottoressa Fidelia Ferrara, che non mi ha lasciato un minuto e mi ha seguito e protetto come una mamma e a tutto il fantastico personale medico e paramedico del Reparto di Gravidanza a Rischio, di Ostetricia e Ginecologia e della Rianimazione del Ruggi».