Cadavere del pasticciere di Giffoni rinvenuto in spiaggia in via Leucosia a Mercatello: secondo le accuse, formulate dal sostituto procuratore Minerva, il suicidio dell’uomo sarebbe riconducibile agli atti persecutori che era costretto a subire dai vicini. come affermato dallo stesso in una lettera rinvenuta nel suo veicolo a bordo del quale aveva raggiunto il luogo in cui è morto.
Suicidio in spiaggia a Mercatello
Il gip Giovanna Pacifico del Tribunale di Salerno ha emesso a carico dei vicini di casa della vittima il provvedimento di divieto di dimora a Giffoni sei Casali e di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vedova di Marco Fortunato.
I soggetti sono già indagati per atti persecutori e morte come conseguenza di altro reato: si tratta di un unico nucleo familiare, il 64enne B.A., la moglie 60enne C.R. e la figlia 36enne D.A., residenti a Giffoni sei Casali. La misura cautelare è scaturita dalle indagini dei carabinieri, avviate dopo la querela presentata il 12 agosto dalle parti offese. I coniugi Fortunato avevano denunciato i vicini da casa per stalking allegando video per documentare i comportamenti minacciosi.