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Pavimentazione disconnessa e buche in corso Positano: scoppia la polemica

NOVI VELIA. Mattonelle disconnesse e buche nella pavimentazione di Corso Positano. A Novi Velia scoppia la polemica.A sollevare la questione è la consigliera di minoranza Pina Speranza che qualche giorno fa ha postato sul suo profilo Facebook un video in cui si vedono le mattonelle mancanti di Corso Positano rattoppate con del cemento e una serie di buche a poca distanza l’una dall’altra.

«Un cittadino mi ha contattato perché si stava rompendo le ossa in una di queste buche – dichiara la consigliera – non è il primo e non sarà neppure l’ultimo se non verranno presi seri provvedimenti».
I problemi ovviamente riguardano non soltanto i pedoni che si trovano a passare dal centro storico novese, ma anche gli automobilisti in transito, che da tempo oramai vanno a reclamare all’ente comunale i danni subiti su quella strada.

«Bel biglietto da visita diamo alle persone che visitano il nostro Borgo Medioevale» afferma la Speranza, che tiene a precisare anche che se il centro storico si trova in queste condizioni non è certo colpa sua, ma di chi ha amministrato in maggioranza per quasi otto anni.

A controbattere alle accuse è la sindaca di Novi, Maria Ricchiuti, che ripercorre punto per punto la vicenda che ha riguardato la pavimentazione del centro storico novese.
«Il progetto relativo alla pavimentazione del centro storico (piazza, corso Positano e via Greci) – spiega la sindaca – era stato avviato dalla precedente amministrazione nel 2006. Nel 2009, però, a un mese esatto dalle amministrative, l’amministrazione De Vita prese in consegna i lavori di Corso Positano, lavori non ancora ultimati (mancava infatti la pavimentazione di Via Greci, non ancora terminata)».

Di fatto, però, i lavori effettuati – complice anche la fretta nella consegna – si sono rivelati poco duraturi e già due anni dopo, nel 2011, le mattonelle hanno iniziato a disconnettersi e la pavimentazione a cedere.
«La mia amministrazione – continua Ricchiuti – ha avviato una lunghissima trattativa con la ditta esecutrice dei lavori, l’Ati Zangari-Meola, e con la direzione dei lavori, che non erano stati né completati né collaudati».

«Il Comune – sottolinea Ricchiuti – ha sempre cementato le buche creatisi lungo la pavimentazione e già nel 2014 abbiamo chiesto un parere legale a un avvocato amministrativista, che potesse stabilire le colpe e responsabilità della ditta appaltatrice, della direzione dei lavori e del Rup». La sindaca tiene poi a ribadire che è stata la stessa consigliera Speranza, che adesso l’accusa, a presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, dando così vita a un procedimento penale ancora in corso.

Nell’ottobre 2016, infatti, la Procura ha inviato un consulente tecnico d’ufficio che, dopo aver effettuato una serie di controlli sulla strada in questione ha depositato un resoconto in Procura, che adesso dovrà stabilire i capi d’imputazione.
La sindaca di Novi si dice pronta già da adesso a costituirsi parte civile nel processo penale in corso. «L’amministrazione non è inerte di fronte a questa problematica – conclude la Ricchiuti – in attesa di risolvere il problema penale come amministrazione ci stiamo preoccupando della sicurezza dei cittadini. Con un’ordinanza avevo fissato già per ieri la messa in sicurezza delle buche e il ripristino delle mattonelle mancanti, ma un funerale ha impedito la chiusura del traffico. L’intervento è quindi stato spostato ad oggi».

Per maggiori approfondimenti vedi il tg e la Tv di Gwendalina, ch. 668

 

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