Mamma, affetta da covid, 37 anni, e più di 3 ore senza sapere dove avrebbe dovuto partorire: questa, in sintesi, è l’odissea vissuta da una giovane donna, che per poter portare a termine il suo parto gemellare è dovuta correre tra l’Umberto I di Nocera Inferiore e il Secondo Policlinico di Napoli, dove l’hanno respinta per mancanza di posti disponbili.
Parto gemellare di una paziente covid all’Umberto I di Nocera Inferiore
Una giornata convulsa e ricca di emozioni, quella vissuta da una giovane mamma, che era giunta alla fine della gestazione e che non vedeva l’ora di guardare per la prima volta i suoi 3 piccini, prossimi a venire alla luce. Ma c’era un problema: la donna era affetta da covid, e per le gestanti nella sua situazione, esiste un unico presidio regionale, il Secondo Policlinico di Napoli, che ieri le ha negato l’ingresso, per mancanza di posti.
La corsa in ospedale
Rottura delle acque con contrazioni, ottavo mese di gravidanza, e 3 gemelli pronti a venire al mondo, bisognava fare presto. Dopo l’arrivo al pronto soccorso di Nocera Inferiore, la donna viene portata in ambulanza al Secondo Policlinico, ma li non c’è posto: la giovane mamma era ormai in travaglio, con contrazioni frequenti, una sacca rotta e perdite. Ma i medici non si sono dati per vinti, e sono tornati a Nocera.
Gioia a metà
Ma era passato troppo tempo, le condizioni della donna erano critiche, e nonostante i medici abbiano tentato di tutto, uno dei tre gemellini, il maschietto, non ce l’ha fatta. Le due sorelline stanno bene.